Evento

MECSPE 2019 a Parma con il Cluster Fabbrica Intelligente e i Lighthouse Plant

Iniziativa nata in collaborazione con il Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) alla scoperta dei 4 Lighthouse Plant di Ansaldo Energia, ABB Italia, Tenova/ORI Martin e Hitachi Rail Italy per mostrare lo stato dell’arte delle innovazioni e delle tecnologie di produzione 4.0 per realizzare la “Fabbrica Intelligente”

Pubblicato il 10 Mar 2019

Claudia Costa

lighthouse

Giunta alla 18esima edizione, MECSPE rappresenta la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione ed è punto di riferimento per il settore manifatturiero. Articolata secondo un layout originale per saloni tematici, quartieri ad indirizzo merceologico, piazze d’eccellenza e isole di lavorazione, fornisce una perfetta sinergia che consente ad ogni visitatore di scoprire tutte le novità del mercato grazie ad una panoramica a 360 gradi di materiali, prodotti innovativi e tecnologie. L’edizione di quest’anno si svolgerà nei giorni dal 28 al 30 marzo 2019 presso il polo fieristico di Parma.

La manifestazione organizzata per il 2019 è stata scelta dall’associazione Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) come piattaforma durante la quale mostrare lo stato dell’arte delle innovazioni e delle tecnologie di produzione 4.0 per realizzare la “Fabbrica Intelligente”. MECSPE sarà l’occasione per conoscere i Lighthouse Plant, progetti selezionati per conto del Ministero dello Sviluppo Economico MISE, in qualità di impianti produttivi, nuovi o rinnovati, basati sull’applicazione delle tecnologie digitali previste nel Piano Impresa 4.0 del Governo e che fungono da riferimento per lo sviluppo del manifatturiero in Italia e in Europa.

Verso la Fabbrica 4.0: CFI, Roadmap e Lighthouse

Il Cluster Fabbrica Intelligente, uno dei primi cluster tecnologici nazionali riconosciti dal MIUR, riunisce oltre 300 soci, tra imprese, università, centri di ricerca e altri stakeholder. In linea con quanto indicato nella “Roadmap per la Ricerca e l’Innovazione” che rappresenta la visione del Cluster, ha l’obiettivo di garantire il mantenimento e il rafforzamento della leadership industriale italiana nel manifatturiero, attraverso azioni di ricerca e innovazione che portino all’adozione di nuovi processi, tecnologie, sistemi di produzione e allo sviluppo di nuovi prodotti a favore della transizione verso l’Industria 4.0.

La Roadmap, documento strategico periodicamente aggiornato ed elaborato tenendo anche conto di tutte le roadmap europee e dei documenti di S3 – Smart Specialization Strategy delle Regioni partecipanti al Cluster, è il risultato del lavoro del Gruppo Roadmapping del CFI che individuano i macro-scenari di sviluppo (Linee di Intervento) all’interno dei quali il manifatturiero dovrebbe programmare specifiche attività di ricerca e innovazione per i prossimi anni. Per ogni Linea di Intervento, il CFI ha costituito un Gruppo Tematico Tecnico-Scientifico (GTTS) che rappresenta la modalità organizzativa scelta per integrare visioni, programmi e azioni delle componenti industriale e accademica e per definire le vie di sviluppo delle tecnologie.

I Lighthouse Plant sono impianti produttivi da realizzare ex novo o con una profonda rivisitazione di quelli già esistenti in chiave Industria 4.0. e concepiti come progetti in evoluzione continua che, a valle di una prima fase di installazione, saranno oggetto di un progetto di ricerca industriale e innovazione che coinvolgerà fornitori di tecnologie, system integrator, enti di ricerca e università e punterà alla realizzazione di ulteriori innovazioni da testare proprio nell’impianto lighthouse.

Lighthouse Plant: protagonisti e progetti

I primi quattro progetti sono stati selezionati dal Cluster Fabbrica Intelligente per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di realizzare, nel triennio 2018-2020, un Piano di R&S Industriale finalizzato a introdurre innovative applicazioni digitali nell’ambito dei processi produttivi.

ABB ITALIA

Multinazionale, operante nei settori della robotica, dell’energia e dell’automazione. Il progetto Lighthouse Plant riconosce il percorso di ABB Italia verso la digitalizzazione delle proprie fabbriche come strumento per innalzare gli standard di qualità dei prodotti e allargare il mercato di riferimento, rappresentando allo stesso tempo un modello per il panorama manifatturiero italiano.

Coinvolge tre realtà produttive (lo stabilimento di Dalmine che produce apparecchiature e quadri di Media Tensione, Frosinone e Santa Palomba che producono apparecchiature di Bassa Tensione) per cui ABB Italia ha previsto un programma di investimenti in R&S finalizzati all’evoluzione delle attuali Lean Factory in Digital Factory secondo il modello Impresa 4.0. Le aree tematiche su cui si sviluppa il progetto riguardano: virtual factory, automatic and autonomous flows, collaborative robot, predictive maintenance, digital supply chain, smart HSE, quality “zero defect”.

Ansaldo Energia

Terzo produttore mondiale di Power Generation: si occupa di centrali termiche, turbine a gas e a vapore, turbogeneratori.
Nel progetto otto aree applicative, ognuna corrispondente a un obiettivo da raggiungere: gestione operativa della produzione, gestione operativa fisica, gestione prestazioni asset produttivi, gestione dati tecnici, gestione dati qualità e manifattura additiva, smart safety, smart training e cyber security.

Il 15 febbraio è stato firmato l’Accordo di Innovazione tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Liguria relativo a tale progetto. Ora Ansaldo Energia potrà investire 14 milioni di euro in un piano triennale di ricerca e sviluppo industriale basato sullo sviluppo e l’applicazione delle principali tecnologie digitali del Piano Impresa 4.0 all’intero processo manifatturiero dei suoi due siti produttivi di Genova. Tra gli interventi previsti nei due stabilimenti di Campi e Cornigliano ci sarà, per esempio, la possibilità di fare il “refitting” di macchinari che, attraverso l’internet delle cose, possano prevedere il momento della manutenzione, ma anche interventi sulla formazione e sulla Cyber Security. Ansaldo Energia, oltre a coinvolgere alcuni dei principali centri di competenza della trasformazione digitale (quali l’Università di Genova e il Politecnico di Milano) e alcuni importanti partner tecnologici (fra cui figurano Siemens, SAP, Microsoft), ha deciso di selezionare alcune startup e PMI innovative in grado di progettare e realizzare soluzioni tecnologiche avanzate e applicabili ai propri processi produttivi.

Hitachi Rail Italy

Società del gruppo Hitachi che opera nella produzione e commercializzazione di materiale rotabile. Hitachi Rail Italy ha sede e stabilimenti a Napoli, Pistoia e Reggio Calabria. Il percorso Lighthouse “Inspire the Future” punta sull’innovazione di prodotti e processi aziendali con l’obiettivo di produrre treni del futuro attraverso l’individuazione di nuovi metodi di produzione e di nuovi materiali.  Il progetto include lo studio di nuove piattaforme di prodotti con prestazioni evolute in termini efficienza, qualità e sicurezza, a vantaggio quindi della sostenibilità ambientale e della “passenger experience” e quello relativo a metodi di progettazione avanzati e
digitali che consentano di incrementare le prestazioni del prodotto (per peso, ingombro e costo) nel rispetto dei vincoli operativi. Partner del progetto di ricerca sono l’ITIA del CNR, l’Università degli studi di Firenze, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, l’Università di Salerno.

Tenova/ORI Martin

Il progetto Lighthouse Acciaio_4.0 mette insieme Tenova, azienda del Gruppo Techint che opera nel settore metallurgico e minerario e ORI Martin, azienda siderurgica bresciana attiva nella produzione di acciai speciali.
L’obiettivo del progetto è produrre una Cyber Physical Factory dell’acciaio, acciaio 4.0 attraverso macchinari innovativi e connessi, con un’attenzione particolare alla tracciabilità, alla safety e all’integrazione tra uomo e robot.

Questo nuovo modello di fabbrica porterà ad un incremento della produttività, accompagnato da un minore utilizzo di materiali ed energia, e da una riduzione dell’impatto ambientale. In due parole: efficienza e sostenibilità ambientale accompagnata da una maggiore ripetibilità nel rispetto della flessibilità richiesta dal processo di produzione dell’acciaio da rottame.

ORI Martin si propone come system integrator di innovazioni in ambito Industria 4.0, trasformando il sito produttivo di Brescia in una smart factory. Tenova è partner tecnologico industriale nel progetto, con l’obiettivo di sviluppare modelli innovativi di controllo integrato di processo per l’acciaieria sfruttando dati e sensori intelligenti, realizzando applicazioni di Machine Learning e supporto da remoto per la manutenzione predittiva dei principali equipaggiamenti.

Come testimoniano questi primi quattro progetti in fase di avvio, il programma Lighthouse Plant è un’azione forte e di sistema, supportata anche da risorse pubbliche nazionali e regionali, capace di confrontarsi con il contesto di riferimento europeo e con i Cluster attivi negli altri Paesi, che si muove in favore delle imprese che vogliono innovare rafforzando la competitività del manifatturiero avanzato italiano.

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Claudia Costa
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