Iniziative

Industria 4.0, Lean factory school seleziona le startup dell’impresa-palestra

L’iniziativa realizzata da Bonfiglioli Consulting e patrocinata da Confindustria Emilia completa la selezioni del primo round di imprese innovative che parteciperanno al percorso di formazione. L’ad Michele Bonfiglioli: “Qui la teoria è a meno del 20%, diamo spazio alla pratica”

Pubblicato il 01 Ago 2018

Antonello Salerno

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Un’impresa-palestra, patrocinata da Confindustria Emilia, dove manager e operatori di macchina indossano camici e tute da lavoro e, armati di cacciaviti, trapani, tablet e indicatori digitali, si confrontano con i problemi reali delle linee produttive e sperimentano le potenzialità delle tecnologie abilitanti la Fabbrica 4.0. Dal Cloud all’Industrial Internet, dai Big Data and Analytics all’Horizontal/Vertical Integration, tutto con l’obiettivo di garantire una maggiore velocità, elasticità, capacità decisionale della “fabbrica”. E’ la Lean Factory school, realizzata da Bonfiglioli Consulting, società di consulenza specializzata in soluzioni predittive di organizzazione aziendale, per la quale è stata completata la selezione del primo round di startup.

“Da sempre impegnati in un approccio metodologico dove la teoria assorbe meno del 20% per dare spazio alla pratica – spiega Michele Bonfiglioli, Amministratore delegato di Bonfiglioli Consulting – questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti in un percorso di co-creazione che è al tempo stesso spazio di esplorazione concreto per le start up e le aziende innovative che qui potranno testare, validare e prototipare nuove soluzioni lean digital in un ambiente attrezzato con macchine produttive e tecnologie abilitanti la digital transformation e nuova linfa per le aziende che avranno modo di beneficiare in anteprima di strumenti formativi e tools operativi estremamente all’avanguardia”.

Il ruolo della realtà virtuale

A far parte del progetto, che potrebbe completarsi nei prossimi giorni con l’ingresso di una startup specializzata nella realtà virtuale,  sono entrate Digibelt, start-up innovativa con l’obiettivo di creare una piattaforma software di “prodotti” Lean Industry 4.0 che consenta di fluidificare ulteriormente i processi produttivi e di accelerare il miglioramento continuo strutturato supportato da informazioni fruibili in Real Time; Orobix,  che ha introdotto un approccio disruptive fondato sull’applicazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale finalizzati ad azzerare i problemi di qualità, a predire i guasti e a ottimizzare la schedulazione, già applicati in diversi settori industriali quali Life Science (biomedico, farmaceutico, diagnostico), Automotive, Industrial Goods; Exor International, che progetta e produce soluzioni dal “edge” che comprende Hmi (Human Machine Interface) al Corvina Cloud, un piattaforma industriale che permette di raccogliere e analizzare dati provenuti dal “edge”, risolvendo i problemi di vari protocolli di comunicazione.

La Lean Factory School

“I filoni di sviluppo su cui attualmente stiamo collaborando – sottolinea Umberto Mirani, senior partner di Bonfiglioli Consulting – riguardano la digitalizzazione delle macchine, montaggi e asservimenti di materiale, le cui informazioni raccolte in real time vengono inviate su tabelloni digitali, tablet, smarphone. Il gran pregio di questo lavoro sta nel fatto che quanto sviluppato all’interno della Lean Factory School viene direttamente testato sul campo, in alcune aziende clienti di Bonfiglioli Consulting che stanno facendo da apripista nella sperimentazione avanzata. A questi, si aggiunge poi un altro progetto di digitalizzazione della manutenzione professionale e autonoma attraverso l’utilizzo di sensori e di algoritmi predittivi per azzerare i guasti, in cui abbiamo coinvolto oltre alle new entry della Lean Factory School, anche l’Università di Scienze Informatiche di Bologna”.

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