SPS Italia 2023 è pronta a prendere il via, con un’attenzione particolare all’innovazione e alla sostenibilità: la manifestazione dedicata al mondo industriale sarà infatti in programma a Parma, dal 23 al 25 maggio, con il claim “Innovativa per Vocazione”.
Le premesse sono positive, nonostante il quadro economico complessivo non sia ancora completamente chiaro: come ha messo in evidenza Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia, la Fiera si sta riassestando sui numeri pre Covid, tanto che l’edizione 2023 può già contare su una crescita del 20% degli espositori. L’intento è di guardare non soltanto alla classica automazione, ma anche alle nuove frontiere dello sviluppo tecnologico, con un particolare focus sulla sostenibilità.
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SPS Italia 2023 guarda allo sviluppo tecnologico, con lo sguardo sulla sostenibilità
Secondo Daniele lopizzio, Show director di SPS Italia, “Nel district 4.0 ci sarà un’area dedicata alla sostenibilità. Si tratterrà di una vera e propria vetrina dove mettere in evidenza il ruolo dell’automazione a sostegno della sostenibilità. Molti di questi progetti spesso purtroppo passano in sordina, mentre invece le tecnologie dell’automazione possono giocare un ruolo da protagonista”.
In particolare l’area “Sustainable Innovation” valorizzerà il ruolo delle smart production solutions con le tre principali accezioni: Automazione al centro della sostenibilità; Digitale come tecnologia a supporto della sostenibilità; Tecnologie emergenti per la sostenibilità. La tematica sarà centrale anche nel palinsesto convegnistico, oltre che in occasione della tavola rotonda inaugurale anche nei convegni scientifici, insieme a 5G, additive manufacturing e cyber security.
Per il resto l’organizzazione di SPS Italia ricalca quella del 2022: confermati i 6 padiglioni espositivi, concepiti per ospitare il meglio delle tecnologie dell’automazione a servizio della trasformazione dell’industria in ottica 4.0. L’area District 4.0 con demo funzionanti e casi applicativi illustrerà le potenzialità delle soluzioni di Digital&Software, Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing.
Un position Paper per identificare i bisogni tech delle realtà imprenditoriali italiane
Per favorire e migliorare l’esperienza del visitatore rispetto all’offerta saranno disponibili sulla app ufficiale della fiera dei percorsi che aiuteranno ad orientarsi creando un itinerario ad hoc basato su settori di applicazioni o tecnologie abilitanti di interesse. Un’altra importante novità è la decisione di affidare al Comitato Scientifico di SPS Italia la redazione di un Position Paper, un vero e proprio documento che si propone di identificare i bisogni delle realtà imprenditoriali italiane in termini di tecnologia.
“Le esperienze con cui ci siamo confrontati in ambito 4.0 in questi anni, come comitato scientifico, nelle varie aree industriali in cui operiamo quotidianamente, ci ha spinti ad una necessaria riflessione su come collegare i bisogni aziendali, influenzati da nuovi fattori in continua evoluzione (supply chain resiliance, sustainability, solo per fare alcuni esempi), con l’esteso panorama di tecnologie disponibili e come allineare il modello organizzativo al cambiamento”, ha spiegato Maurizio Mangiarotti, VP Engineering Automation GSK.
SPS on tour e i numeri di Anie sull’industria: prevista una contrazione
Come sempre, SPS Italia sarà preceduta temporalmente da SPS on tour, cinque incontri in programma nella Penisola (Brescia, Rimini, Genova, Roma e Bari) per avvicinare i territori locali al mondo del 4.0. Il primo evento di SPS On Tour è in programma il prossimo 31 gennaio a Brescia.
La presentazione di SPS Italia è stata anche un’occasione per la presentazione di alcuni numeri da parte di Anie Automazione sul settore industriale: il 2022 del comparto, nonostante il rallentamento di fine anno, si chiuderà con un confortante e probabilmente insperato +2,1% di giro d’affari rispetto all’anno precedente, nonostante la crisi della componentistica e l’aumento dei costi delle materie prime, grazie anche alla spinte delle nuove tecnologie. Nel 2023, però, il segno meno è comunque atteso: la stimma di Anie Automazione è che il decremento sarà dell’1%, dunque una contrazione tutto sommato contenuta e per certi versi anche accettabile visto il contesto non ottimale.