Ubiquicom Point of View

RTLS: cosa sono, a che cosa servono e perché rendono più efficiente la logistica​

I sistemi di tracking e localizzazione in tempo reale rappresentano oggi la vera killer application della logistica 4.0. Cosa sono gli RTLS, come funzionano e quali sono le principali applicazioni per il manufacturing

Pubblicato il 27 Lug 2022

Annalisa Casali

Immagine di PopTika da Shutterstock

La tracciabilità indoor rappresenta una delle principali sfide della Logistica 4.0. La capacità di conoscere in tempo reale la posizione di oggetti e asset – ma anche delle persone che operano all’interno di ampie aree produttive, magazzini e hub logistici – permette agli operatori del comparto di guadagnare efficienza e garantire un servizio puntuale al cliente. Si tratta, però, di una sfida non priva di insidie.

Le sfide del tracking indoor

Gli ambienti industriali sono contesti particolarmente complessi. Vedono, infatti, la sovrapposizione di processi e flussi eterogenei, che coinvolgono diversi momenti – dalla produzione all’assemblaggio, per estendersi allo stoccaggio, all’handling e al trasporto di merci, materie prime e componenti. La tracciabilità di materiali e mezzi, in questi scenari, rappresenta un fattore di particolare importanza, non solo ai fini dell’efficientamento dei workflow, ma anche per ragioni di controllo qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale.

Negli ultimi anni è cresciuto enormemente il numero di operatori del comparto che ha optato per una gestione ottimizzata e proattiva dei flussi logistici attraverso i sistemi RTLS (Real-Time Locating System). Lo sa bene Ubiquicom, azienda italiana dal core innovativo, specializzata in sistemi avanzati di tracciamento e localizzazione in tempo reale per la logistica, il manifatturiero, il medicale e la supply chain. «Investiamo costantemente in ricerca e sviluppo e abbiamo una decina di brevetti registrati proprio nell’ambito delle tecnologie di localizzazione non ottiche», spiega Giorgio Fiammenghi, Chief Marketing Officer di Ubiquicom.

RTLS, cosa sono e come funzionano

I sistemi di tracking in tempo reale si candidano a diventare la vera killer application della logistica 4.0. «I sistemi RTLS – prosegue Fiammenghi – permettono di determinare in continuo, e con una precisione crescente in base alle tecnologie adottate, la posizione di persone e oggetti all’interno di spazi circoscritti e non convenzionali, attraverso l’uso di speciali tag. Si va dai sistemi GPS al Wi-Fi, passando attraverso il BlueTooth per arrivare all’Ultra-Wide Band, che permette di localizzare un oggetto con uno scarto massimo di soli 25 centimetri».

Per definire la posizione di un tag in un ambiente indoor occorre anzitutto mappare accuratamente gli spazi che lo compongono attraverso una tecnica di modellazione tridimensionale. Inoltre, bisogna integrare questo modello 3D con un sistema di triangolazione che, sulla base di algoritmi matematici complessi, permette all’etichetta di calcolare la propria posizione nello spazio e trasmettere questa informazione a un sistema di elaborazione centralizzato sfruttando la connettività presente.

Le principali applicazioni dell’RTLS nella logistica e nel manufacturing

I sistemi RTLS rispondono alle principali esigenze critiche degli operatori della logistica e del manufacturing. Quelle di Ubiquicom, in particolare, coprono queste cinque funzionalità:

  1. Tracciamento diretto delle unità di carico (gabbia, sacco, pallet, ma anche carrelli bagagli), che sono gli elementi di base della logistica aziendale, durante tutta la loro vita utile.
  2. Tracciamento indiretto delle unità di carico (carrello elevatore, carroponte o altre unità di movimentazione), che si attiva nel momento in cui l’unità stessa viene posizionata in una determinata area oppure esce da una determinata zona.
  3. Tracciamento delle persone. Nelle produzioni ad alta intensità di lavoro, questi sistemi permettono di definire in modo preciso, all’interno della contabilità industriale, il costo di prodotto o di commessa.
  4. Yard Management. Nelle grandi società logistiche, c’è il problema di gestire in modo efficiente tutto il traffico di camion che quotidianamente si sposta all’interno delle facility di stoccaggio. Una volta che il camion accede dalle garitte in ingresso, gli viene assegnato un dispositivo che lo guida all’interno dell’area e segnala anche l’eventuale ingresso in zone interdette.
  5. Safety&Security. Nella logistica intensiva, così come nel manufacturing, i sistemi anticollisione intelligenti permettono di prevenire gli incidenti tra mezzi di movimentazione o carrelli elevatori e persone.

Le soluzioni Ubiquicom per l’RTLS

L’offerta hardware di Ubiquicom per l’RTLS si compone di due famiglie di prodotti: uTag è la linea destinata al tracciamento diretto e alla localizzazione degli asset in ambito produttivo o logistico, alla sicurezza nei luoghi di lavoro e al tracking delle persone. BlueBox e NeoBox, invece, sono i dispositivi preposti alla tracciabilità e alla telemetria di asset motorizzati e veicoli, come carrelli a motore e carriponte. Per far funzionare a dovere questi apparati, però, serve una piattaforma centralizzata in grado di dialogare con l’hardware e fornire un impianto di Big Data Analytics e Real Time Analytics.

Ubiquicom Locator è un software di localizzazione basato su protocolli e architetture standard. Locator calcola la posizione dell’oggetto monitorato all’interno di uno spazio delimitato, generando allarmi, gestendo eventi e azioni correttive automatizzate per massimizzare l’efficienza dei processi logistici. Integrato nei software di gestione del magazzino (WMS, Warehouse Management System e WES, Warehouse Execution System) può essere potenziato dagli algoritmi di Machine Learning della piattaforma per la logistica intensiva Ubiquicom SYNCHRO. La tecnologia alla base di SYNCHRO permette di processare in continuo i dati di posizione dei mezzi di movimentazione così come gli input generati dal WMS, per riassegnare le risorse e riprogrammare le sequenze di esecuzione delle missioni in modo da evitare i colli di bottiglia e il ritorno a vuoto delle forche «garantendo – assicura Fiammenghi – risparmi compresi tra il 15 e il 20% dei costi operativi». Oltre alla raccolta dei dati di campo e agli strumenti di localizzazione in tempo reale, la piattaforma fornisce funzionalità di diagnostica, cartografia, analisi dati, reportistica e storage.

Nei moderni magazzini e sullo shopfloor, poi, gli operatori si trovano a operare spesso accanto a mezzi AGV (Automatic Guided Vehicle), carrelli elevatori o sistemi di movimentazione robotizzati e il rischio di incidenti cresce di giorno in giorno. Proprio per risolvere questo problema, Ubiquicom ha realizzato PROXIMITY, un sistema anticollisione basato su tecnologia Ultra-Wide Band che permette di misurare con estrema precisione e in tempo reale le distanze tra mezzi motorizzati e operatori attivando allarmi o meccanismi correttivi (inversione di rotta o blocco del motore) in modo da evitare gli incidenti.

L’esperienza di SAVE

«Il nostro principale punto di forza – conclude il Manager – risiede nella capacità di integrare qualsiasi tecnologia di localizzazione presente nel mondo con un approccio assolutamente agnostico. Investiamo costantemente in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni innovative ai problemi dei nostri clienti». Soluzioni pensate specificamente per risolvere le criticità degli operatori della logistica possono essere impiegate con successo anche in settori attigui, come successo a SAVE, gestore dei servizi a terra degli aeroporti di Venezia e Treviso con 14 milioni di passeggeri in transito ogni anno.

L’azienda aveva la necessità di monitorare in tempo reale i 2.200 carrelli bagagli dell’aeroporto Marco Polo Tessera. Lavorando in collaborazione con il partner Present, Ubiquicom ha realizzato una soluzione basata sulla piattaforma proprietaria Locator che prevede l’utilizzo di tag attivi collegati a reti mesh per veicolare i dati di localizzazione. In precedenza, era il personale dello scalo a dover garantire la disponibilità di un numero sufficiente di carrelli in ciascuna delle 25 baie di prelievo.

Oggi, invece, l’azienda è in grado di monitorare costantemente il numero di carrelli disponibili localizzando quelli abbandonati all’interno di tutta l’area aeroportuale, facilitandone così il recupero. A corredo è stata sviluppata anche un’app mobile, che permette di individuare più velocemente la posizione di uno specifico carrello oltre a facilitare la manutenzione dei tag.

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Annalisa Casali

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