HILTI POINT OF VIEW

Fieldwire: il digitale semplifica la gestione dei cantieri

La soluzione di Hilti è in grado di abbattere i tempi improduttivi degli operatori in cantiere, grazie al miglioramento della comunicazione e a una più ottimale gestione delle attività

Pubblicato il 29 Set 2023

Operatori in cantiere (diritti immagine Hilti)

I cantieri edili, a prima vista, possono apparire come luoghi in cui si lavora di continuo, con una pausa intorno all’ora di pranzo e pochi altri momenti di stacco. In realtà, come chiunque abbia frequentato questi spazi sa bene, operai e tecnici non riescono quasi mai a lavorare per otto ore complessive in una giornata. Le interruzioni e le perdite di tempo, infatti, sono all’ordine del giorno, a causa ad esempio della difficoltà di reperire i materiali e gli strumenti adatti per le varie attività, ma anche e soprattutto per comunicazioni poco chiare, che causano inevitabilmente tempi morti, a discapito della produttività e delle tempistiche di consegna.

La volontà di trovare una soluzione a queste sfide ha spinto nel 2021 Hilti, gruppo che fornisce all’industria mondiale delle costruzioni e dell’energia prodotti, sistemi, software e servizi tecnologicamente all’avanguardia, all’acquisizione di Fieldwire. La società ha sviluppato un’applicazione basata su cloud, che si propone di semplificare e migliorare la comunicazione e la gestione delle attività in un cantiere.

Cosa fa Fieldwire

Come spiega Sabina Strafinger, Business Enablement Manager Fieldwire, “Complessivamente, Fieldwire si propone di trasformare il modo in cui le informazioni vengono gestite e condivise in un cantiere di costruzione, migliorando la comunicazione, aumentando l’efficienza operativa e riducendo i tempi morti. L’obiettivo di Hilti è sempre stato quello di posizionarsi come consulente all’avanguardia nei confronti dei propri clienti. Hilti offriva già soluzioni software legate a questo mondo, mancava una soluzione legata all’operatività, cioè alla gestione stessa del cantiere. Di fronte a questa sfida, abbiamo valutato diverse opzioni, e alla fine abbiamo scelto di acquisire Fieldwire, che era già leader nel mercato americano”.

I benefici

Fieldwire è quindi una soluzione di Field Management che offre una vasta gamma di funzionalità che coprono diversi aspetti della gestione del cantiere. Tra queste, vi sono la creazione e la condivisione di documentazione, la pianificazione delle attività, l’assegnazione dei compiti, la redazione di rapportini di lavoro e giornali di cantiere, l’organizzazione di ispezioni la possibilità di lavorare sulle versioni più recenti delle planimetrie anche in assenza di connessione internet, la tracciabilità delle modifiche, la segnalazione delle problematiche e la generazione di report dettagliati.

“Ricerche attestano come fino al 70% del tempo di un operatore di cantiere venga utilizzato per attività di coordinamento e ricerca di informazioni, quindi non di lavoro effettivo di cantiere: da qui nasce l’applicazione. Dunque l’obiettivo del software è innanzitutto quello di minimizzare quanto più possibile questo gap per aumentare la produttività. A livello di risultati abbiamo stimato che un utente Fieldwire, in media, risparmia un’ora al giorno, considerando la minimizzazione delle tempistiche per aspettare i materiali, reperire le informazioni corrette e così via”.

La facilità d’uso

In questo senso Fieldwire si propone di trasformare il modo in cui le informazioni vengono gestite nei cantieri, sostituendo i tradizionali documenti cartacei con una soluzione digitale accessibile e fruibile in qualsiasi momento. La piattaforma si rivolge a tutte le imprese di costruzioni offrendo una soluzione per la comunicazione tra ufficio e cantiere, nonché per la gestione interna del cantiere stesso, consentendo anche il dialogo via mail con utenti che non utilizzano Fieldwire. Non a caso la piattaforma viene spesso definita dagli stessi utilizzatori come un “WhatsApp interattivo di cantiere” per la sua capacità di facilitare la comunicazione e permettere agli operatori di abbattere i tempi morti.

“Una delle caratteristiche distintive di Fieldwire è la sua facilità d’uso. La piattaforma è progettata per essere intuitiva e accessibile a tutti gli utenti, anche a coloro che non hanno una formazione tecnica specifica. Nonostante ci siano concorrenti che propongono soluzioni con caratteristiche supplementari, Hilti ha scelto di puntare decisamente sulla semplicità. Non a caso i due fondatori di Fieldwire provenivano dal mondo dei videogiochi, dunque si erano posti fin da principio l’obiettivo di creare una soluzione facile e intuitiva per la gestione dei cantieri. Oltre a essere user-friendly, Fieldwire offre anche funzionalità offline, consentendo agli utenti di lavorare senza connessione Internet e sincronizzando automaticamente i dati una volta ripristinata la connessione”, evidenzia Strafinger.

I plus del legame con Hilti

Fieldwire è utilizzato da diverse tipologie di aziende nel settore delle costruzioni, in particolare di medie dimensioni, tra cui imprese edili, impiantisti elettrici, progettisti, studi di ingegneria e proprietari di impianti di produzione. La piattaforma si adatta alle esigenze specifiche di ogni progetto e offre possibilità di personalizzazioni in base alle specifiche necessità.

Ci sono poi ulteriori punti di forza, legati in particolare al rapporto con la casa madre: “Avere alle spalle Hilti, un’azienda leader nel mondo delle costruzioni, assicura a Fieldwire una posizione privilegiata nel mercato. Grazie alla presenza capillare di Hilti sul territorio e alla sua credibilità nel settore, Fieldwire può offrire un supporto continuativo e di qualità ai clienti. Abbiamo infatti un team in Italia che accompagna il cliente non soltanto in quella che è la fase di implementazione, ma anche nell’evoluzione digitale successiva, seguendolo step dopo step, affinché possa accrescere progressivamente la propria produttività grazie all’utilizzo della piattaforma”.

Un settore parzialmente pronto

Ma il settore delle costruzioni, che rispetto ad altri comparti industriali è partito un po’ dopo sulla strada della digitalizzazione, è pronto per l’utilizzo di una soluzione digitale come Fieldwire? “La risposta dipende dalle singole aziende. Tuttavia, sempre più imprese del settore, specialmente quelle di medie dimensioni, sono consapevoli delle sfide legate alla produttività e alla comunicazione e cercano soluzioni digitali per affrontarle. In Italia, Fieldwire conta già circa 400-500 utenti, e il target sono aziende con più di 10 dipendenti”. Senza dubbio l’adozione di Fieldwire può essere spinta anche dagli incentivi legati al mondo Industria 4.0, che possono consentire alle aziende del mondo delle costruzioni di recuperare almeno la metà dei costi sostenuti.

Ciò non toglie che, specialmente in alcuni casi, il processo di change management sia delicato. Alcune realtà potrebbero necessitare di un supporto più intensivo per interiorizzare le sfide e adottare una soluzione digitale di questo tipo. Ed è proprio per questo che Fieldwire mette a disposizione un training personalizzato sia per il personale dell’ufficio che per gli operatori di cantiere, puntando a comprendere i processi abituali e supportando l’azienda durante tutto il processo di implementazione. Inoltre, Fieldwire dispone di un supporto centralizzato che assicura tempi di risposta estremamente rapidi.

Il riconoscimento di Forbes

Insomma, grazie alla sua facilità d’uso, al vantaggio di avere alle spalle l’Azienda Hilti e alla capacità di risolvere le sfide di comunicazione e gestione dei cantieri, Fieldwire si posiziona come una soluzione chiave per migliorare la produttività e l’efficienza nel settore delle costruzioni. Lo dimostra anche l’inserimento nella lista dei migliori software di gestione dei cantieri del 2023 stilata da Forbes Advisor. In particolare, l’app è stata giudicata come la migliore nella categoria coordinamento e collaborazione, riconoscendo altresì che Fieldwire è “flessibile quanto serve da poter essere usato tanto dagli appaltatori specializzati quanto dai general contractor”.

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Gianluigi Torchiani

Cagliaritano trapiantato a Milano, in dieci anni ha scritto di qualsiasi argomento. Papà, un passato in canoa olimpica e un presente nel calcetto. Patito di classic rock. Redattore Gruppo Digital 360

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