SICK Point of View

Automazione industriale: il ruolo del software per spingere la competitività

L’evoluzione dell’automazione industriale passa per il software. Chiave di volta per garantire la competitività dell’impresa, consente al comparto produttivo di rispettare le norme ambientali, coltivare competenze trasversali e sfruttare le opportunità offerte dal cloud

Pubblicato il 12 Mag 2023

Trasversalità. Che si tratti dell’industria dell’automobile e dei beni di consumo o dell’elettronica e delle tecnologie solari, la trasversalità dell’automazione industriale è la sua caratteristica e il suo punto di forza. Ne abbiamo parlato con SICK, protagonista del settore da anni, con un ventaglio di prodotti e soluzioni intelligenti per capire quali saranno i prossimi trend di sviluppo.

La trasversalità come caratteristica principale dell’automazione

Quanto sia importante la customizzazione del software emerge anche dalle parole dell’azienda stessa: “Da sempre SICK fornisce prodotti e soluzioni intelligenti a un’ampia gamma di settori. Il nostro punto di forza è proprio questo: avere un’offerta diversificata per riuscire a rispondere a qualsiasi esigenza di qualsiasi cliente nella gestione del proprio processo di produzione”, spiega Federico Mastropietro, Digital Sales Consultant di SICK.

L’azienda ha abbracciato questa virata decisa dell’automazione industriale verso il software: “Da diversi anni le relazioni con i clienti ci hanno consentito di capire che il software è diventato la chiave di volta dell’automazione industriale”. Al netto del periodo travagliato che le imprese di tutto il mondo stanno attraversando, segnato dagli effetti della pandemia di Covid-19, della guerra in Europa, del caro energia e dell’inflazione, l’attenzione al reperimento delle materie prime e all’approvvigionamento dei prodotti è cresciuta e lo stesso ha fatto “la richiesta di una maggiore customizzazione”.

“Che si tratti dei sistemi di monitoraggio delle emissioni, applicati ai camini delle centrali elettriche e dei termovalorizzatori, o dei sistemi di monitoraggio della produzione, nel food & beverage o nel campo del vetro e del materiale plastico, il cliente ha bisogno del software per rendere disponibili e facilmente interpretabili tutti i dati che già raccoglie”, aggiunge Mastropietro. Diventa perciò fondamentale alimentare con dati aggiornati e affidabili i sistemi come gli ERP – Enterprise Resource Planning – per la gestione quotidiana del business o i MES – Manufacturing Execution System – per la gestione di produzione, o ancora i WMS – Warehouse Management System – per la gestione del magazzino.

Integrazione e digitalizzazione per l’automazione industriale

“A garanzia della competitività dell’impresa, il software è indispensabile in molteplici situazioni”, evidenzia Mastropietro. “Consente di integrare tra loro le macchine presenti in azienda, per scattare una fotografia completa della produzione in tempo reale, permettendo importanti risparmi di tempo e risorse”. Inoltre, garantisce una maggiore flessibilità senza gravare sui costi, in cicli produttivi sempre più sotto pressione, “una situazione sempre più frequente”, afferma Mastropietro.

Attraverso quella che ormai si può definire la cultura del dato, SICK aiuta i propri clienti a cogliere e valorizzare le sfide e le opportunità odierne, garantendo il valore aggiunto in termini di manutenzione predittiva, risparmio energetico e stoccaggio materiali. In particolare, “negli ultimi anni abbiamo osservato, tra gli stessi produttori, una maggiore tendenza all’utilizzo di soluzioni digitali, ossia all’acquisto di sistemi o opzioni in grado di garantire una maggiore consapevolezza sul funzionamento dei dispositivi, sullo stato dei diversi componenti e sull’eventuale necessità di manutenzione. In quest’ottica, l’azione tempestiva, mirata su una singola macchina o su un singolo dispositivo, fa la differenza in termini di bilancio”.

Automazione industriale fa sempre più spesso rima con digitalizzazione: il ritmo da sostenere è quello galoppante dell’innovazione, “oggi più di ieri data la crisi dettata dalla difficoltà di reperimento di materie prime, dai costi dell’energia e dallo scoppio della guerra”.

In questo scenario, quantificare a priori il ritorno di un investimento in tecnologia può essere difficile, “perché spesso dipende dal valore della produzione che può essere molto diversa, ad esempio un imballaggio o una scorta di vaccino”, ma indispensabile per i clienti che “hanno bisogno di pianificare nuovi investimenti per usufruire anche degli incentivi disponibili al momento”. Sempre più utili in tal senso, evidenzia Mastropietro, “le soluzioni software in cloud, sulle quali SICK si sta specializzando ed espandendo”.

Il percorso evolutivo dell’automazione industriale

La transizione digitale procede spedita lungo i binari della transizione energetica: “SICK vi ha puntato molto: basti citare le soluzioni che consentono di disporre del dettaglio dei consumi e delle emissioni di una singola macchina in un preciso arco temporale. Anche in questo caso, il software è la chiave di volta: non basta ridurre i consumi, la richiesta è di individuare, in una determinata linea di produzione, l’alternativa più sostenibile”.

L’azienda non si è fermata qui e ha supportato i propri clienti nel conseguimento delle certificazioni ambientali e di sicurezza: “Per fare un altro esempio, un sistema di nostra produzione registra i valori di temperatura e umidità per dimostrare, in caso di contestazione, che il prodotto non sia stato danneggiato lungo la catena produttiva ma, magari, nella fase di trasporto”. Ci sono poi le soluzioni per le navi, che devono rispettare stringenti limiti per le emissioni di solfuri (SOx) in prossimità dei porti o di zone specifiche.

Nel futuro dell’automazione industriale ci sono sicuramente il “cloud e il multicloud, del quale si parla sempre più spesso”. Bisognerà lavorare sul tema delle competenze, “che saranno sempre più trasversali perché le informazioni arriveranno già tradotte e facilmente fruibili, consentendo a chiunque di lanciare tempestivamente segnali d’allarme o prevenire costose fermate d’impianto”.

Il percorso evolutivo? “Già oggi la direzione è quella della customizzazione spinta e della flessibilità. La robotica continua a crescere, nonostante non sia una novità. L’Intelligenza Artificiale, quella davvero auto adattativa, deve ancora arrivare al livello di maturazione, ma promette grossi margini di crescita, pur restando vincolata da norme e regole”, precisa Mastropietro.

Per SICK, nello specifico, “vogliamo continuare a coltivare uno stretto rapporto con i nostri clienti per capire quali soluzioni customizzate realizzare”, conclude Mastropietro. “Continueremo a insistere sulla parte cloud e nei prossimi mesi implementeremo l’offerta, sempre in continuo aggiornamento. Lo sguardo è fisso sull’orizzonte delle Smart Grid e Smart City, sulla costruzione di siti produttivi, città connesse e intelligenti”.

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Ivonne Carpinelli

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