Supply chain

Supply chain del futuro: la declinazione di Operational Excellence secondo Impresoft Group

Luisa Ferrari, Direttore Uniqa Execution & Business Development di Formula, dettaglia a livello operativo il percorso da intraprendere per realizzare una gestione ottimizzata e innovativa della supply chain, partendo dal concetto di Operational Excellence. Quattro pilastri che, integrati all’interno delle aziende e sotto la guida di un partner qualificato, consentono alle organizzazioni di adattarsi con successo a una supply chain in costante evoluzione, per costruire l’azienda eccellente, veloce e reattiva del domani

Pubblicato il 05 Dic 2022

Luisa Ferrari, Direttore Uniqa Execution & Business Development di Formula

In un mercato sempre più esigente e difficilmente prevedibile, i tradizionali obiettivi di produzione e qualità sono oggi affiancati da una rinnovata sensibilità verso tutti gli aspetti organizzativi, inclusa la supply chain. Le aziende non possono più considerare fornitori e sistemi gestionali come unici (o quasi) componenti della propria catena di fornitura. Attorno a essi gravitano oggi una serie di variabili che non possono essere sottovalutate. Prima tra tutti, l’evoluzione tecnologica. Oggi un’azienda deve essere in grado di considerare tutti gli strumenti che l’evoluzione tecnologica mette a disposizione, e deve farlo in maniera estremamente reattiva, considerata la velocità con la quale l’innovazione sorprende il mercato, con soluzioni sempre più ricche, evolute, migliorate.

Stando ai dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI, la quasi totalità degli imprenditori (88%) considera le innovazioni digitali come imprescindibili per la crescita; tuttavia, solo il 21% delle imprese ritiene di essere a buon punto sul percorso di trasformazione, mentre il 43% evidenzia resistenze dovute al costo eccessivo (15%) o alla marginalità del digitale rispetto al proprio settore (27%). Se quindi nelle aziende italiane è presente il desiderio di digitalizzazione e innovazione, essere preparati a coglierne tutte le potenzialità a beneficio del proprio business è più complicato.

Luisa Ferrari, Direttore Uniqa Execution & Business Development di Formula, dettaglia a livello operativo il percorso da intraprendere per realizzare una gestione ottimizzata e innovativa della supply chain, partendo dal concetto di Operational Excellence. Quattro pilastri che, integrati all’interno delle aziende e sotto la guida di un partner qualificato, consentono alle organizzazioni di adattarsi con successo a una supply chain in costante evoluzione, per costruire l’azienda eccellente, veloce e reattiva del domani.

L’innovazione della supply chain non si improvvisa

Come in ogni ambito aziendale, anche in quello della supply chain l’innovazione non si improvvisa: è un percorso che, oltre a una buona dose di pazienza e una generale disponibilità all’investimento, richiede metodo, strategia e competenze. Tre variabili fondamentali che possono essere sostenute solo dalla presenza di partner affidabili che, armoniosamente integrati, possono svolgere il ruolo di abilitatori di una vera trasformazione digitale che possa realizzare modelli di business vincenti.

Ferrari sottolinea che oggi un’azienda deve essere in grado di considerare tutti gli strumenti che l’evoluzione tecnologica mette a disposizione, e deve farlo in maniera reattiva, considerata la velocità con la quale l’innovazione sorprende il mercato, con soluzioni sempre più ricche, evolute, migliorate. Per realizzarne tutte le potenzialità a beneficio dell’organizzazione, queste tecnologie devono essere però ben gestite e modulate tenendo conto di una serie di variabili che solo un partner competente ha la sensibilità di percepire, abilitando approcci e percorsi differenziati in base al contesto, al settore, alla maturità di ogni singola realtà aziendale.

Impresoft Group a supporto di una catena di fornitura moderna

Qui si innesta il percorso del Competence Center di Impresoft Group dedicato alle Business Solutions che, grazie all’esperienza acquisita e consolidata negli anni dalle aziende che oggi ne fanno parte – Formula, GN Techonomy e Hiteco -, è in grado di fornire alle organizzazioni supporto e consulenza nella scelta delle migliori soluzioni tecnologiche in grado di accompagnarle verso una gestione ottimizzata e innovativa della supply chain.

Un vero e proprio centro di eccellenza dove si riunisce un’offerta integrata di soluzioni modulari e scalabili (ERP, MES, WMS, APS, etc.) capaci di abbracciare tutti i processi operativi, esecutivi e decisionali. Un “polo in un polo”. Infatti, Impresoft Group raggruppa nella sua offerta di innovazione a 360 gradi altre 3 aree di eccellenza oltre a quella di Business Solutions, ovvero Corporate Resilience, Customer Engagement e Industry Solutions, che integra le più innovative soluzioni a supporto di una catena di fornitura moderna e unica nel suo modello.

“Tecnologie che aiutano la value chain arricchendola con funzionalità smart allo scopo di estrarre il vero valore dai dati, strutturandoli e raffinandoli in preziosi insights a beneficio di decisioni. La condivisione strutturata delle informazioni, associata a processi efficienti crea una nuova governance aziendale capace di coinvolgere tutte le risorse che compongono e orbitano intorno alla filiera: persone, clienti, fornitori, impianti” spiega Ferrari.

La declinazione di Operational Excellence

“Per dettagliare a livello operativo il percorso da intraprendere, ci piace – continua Ferrari – utilizzare il concetto di Operational Excellence che può essere definito in 4 declinazioni fondamentali”.

  1. Miglioramento dei processi core attraverso una piattaforma digitale integrata e moderna che aggrega le soluzioni in ambito ERP, MES (Manufacturing Execution System), WMS (Warehouse Management System) in grado di ottimizzare le risorse e i processi aziendali e abilitare la conoscenza di che cosa avviene all’interno della supply chain;
  2. Pianificazione e ottimizzazione delle risorse con i sistemi APS (Advanced Planning and Scheduling), in grado di soddisfare la variabilità della domanda e gestire una supply chain più lunga e diversificata rispetto al passato anche a causa di un mercato sempre più complesso e imprevedibile;
  3. Innovazione del processo decisionale basato sui dati grazie agli strumenti di performance management (EPM) e data analysis in grado di migliorare la pianificazione e fornire insights per definire budget, prevedere e creare report sulle performance aziendali e prendere decisioni data-driven. L’innovazione permette quindi di passare dalle analisi in tempo reale a modelli simulativi e predittivi per lo sviluppo delle strategie del business;
  4. Automatizzazione dei processi di produttività grazie ai sistemi a supporto della gestione della Value Chain, per aggiungere valore al prodotto ed efficientare al massimo tempi e risorse aziendali, in un contesto di mercato che richiede la massima reattività, resilienza e velocità di risposta per rimanere competitivi. Nella revisione dei processi oggi serve anche rispondere alla necessità di sostenibilità.

Operational Excellence per adattarsi con successo a una supply chain in costante evoluzione

In questo approccio, non è più necessario estendere gli elementi a supporto della filiera produttiva con soluzioni verticali. Al contrario, la nuova supply chain deve essere messa nelle condizioni di poter arricchire e modulare ogni singolo processo che la compone, e deve farlo in modo efficace ed efficiente.

Questi 4 pilastri, integrati all’interno delle aziende e sotto la guida di un partner qualificato, prosegue Ferrari, consentono alle organizzazioni di adattarsi con successo a una supply chain in costante evoluzione, che se ha da poco dovuto fronteggiare una pandemia, oggi si ritrova ad affrontare la mancanza di materie prime, l’aumento dei costi dell’energia e uno scenario geopolitico decisamente complesso che ne modifica costantemente dinamiche ed equilibri.

“Operational Excellence significa infatti saper navigare nel presente volgendo lo sguardo al futuro. Dalla capacità di utilizzo di tecnologie all’avanguardia alla connessione e trasformazione dei dati in decisioni e intuizioni alla valorizzazione dell’esperienza aziendale a supporto della strategia futura: solo così è possibile costruire l’azienda eccellente, veloce e reattiva del domani” conclude Ferrari.

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