Point of View

Un ecosistema IoT come leva per promuovere la ripresa del comparto manifatturiero

Seppure non sia il suo core business, anche chi opera nel manifatturiero deve disporre oggi di una struttura dedicata alle attività IT. E questo può rappresentare un grosso problema, gestionale ed economico. Andrea Gozzi, Segretario Generale di Mindsphere World, suggerisce come affrontarlo

Pubblicato il 19 Nov 2021

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Oggi anche per le aziende del mondo manifatturiero è un passaggio obbligato avere un’adeguata struttura informativa per gestire tutti i sistemi digitali e mantenere un adeguato livello di sicurezza IT. Ma, seppure fondamentale, a ben guardare si tratta di un’attività che non è direttamente legata al core business e che non rappresenta un fattore differenziante, ma per la quale servono competenze e tecnologia. “Perché tutte le imprese devono fare lo stesso sforzo per qualcosa che poi non le distingue sul mercato?”, domanda Andrea Gozzi, Segretario Generale di Mindsphere World. Che però ha anche pronta la soluzione al problema: “Facciamolo una volta sola, per tutte le aziende. Creiamo una risposta ai problemi di tutti, che non portano vantaggi a nessuno. Si tratta di applicare una logica buy invece di make per attività come connettività, sicurezza, scalabilità delle applicazioni, aggiornamenti e certificazioni degli standard. E non dovendo investire in questo, ci possiamo focalizzare sul valore aggiunto, sul differenziatore e quindi investire il 100% di risorse, tempo e persone in fare qualcosa che ci distingua, che porti valore e che si possa vendere”.

Un approccio basato sull’ecosistema IoT

Quello di dover disporre di un’efficiente struttura IT in un’azienda manifatturiera è un problema molto sentito, che l’associazione Mindsphere World propone di risolvere attraverso l’approccio dell’ecosistema. In pratica, l’ecosistema è un insieme di più discipline, che alla base ha un gruppo di aziende che condividono un obiettivo e uno sforzo comune in cui credono. “C’è anche un aspetto importante di tecnologia condivisa – precisa Andrea Gozzi –. Quindi lavoriamo su best practice, su modelli di business per definire come possiamo portare i nostri prodotti sul mercato e su come avere un marketplace comune. Non solo. Lavoriamo anche su modelli di rendicontazione, su come si vendono le applicazioni digitali. C’è perciò anche un passaggio di flussi economici tra venditori e rivenditori delle soluzioni digitali e questo comporta di dover gestire un discorso di revenue stream. E poi ci sono anche delle regole di amministrazione di dati condivisi, per esempio per stabilire che cos’è proprietà intellettuale all’interno di un’applicazione digitale, cos’è pubblico, cos’è privato o cos’è condivisibile. In sostanza, assieme all’aspetto tecnologico, che da solo sarebbe uno standard o un protocollo, c’è l’aspetto di business, che si potrebbe chiamare alleanza commerciale o comarketing, e c’è infine l’aspetto normativo. Questi tre elementi insieme definiscono quello che per noi è un ecosistema”.

Mindsphere, l’IoT è as a service

Come facilmente si intuisce, l’associazione Mindsphere World promuove l’ecosistema Mindsphere, che definisce una piattaforma di IoT as a service, perché è una soluzione IoT già con una serie di servizi pronti dedicati al mondo industriale. “Mindsphere – sottolinea Andrea Gozzi – nasce da un’iniziativa di Siemens volta a consentire alle aziende di liberarsi della maggior parte degli investimenti in Information Technology in house, sia di sviluppo sia operativi, cioè di erogazione del servizio, che poi sono quelli dove principalmente si riscontrano le inefficienze di costi, di qualità e soprattutto di sicurezza”.

Il segretario generale di Mindsphere World puntualizza anche come sia molto complesso per un’azienda, che non fa dell’Information Technology il proprio core business o che non sia una grande multinazionale, poter avere il capitale e le risorse opportune per mantenere un’adeguata infrastruttura IT e tenerla sempre aggiornata. “Operando soprattutto con Pmi – aggiunge Andrea Gozzi –, crediamo molto nel vantaggio che deriva dall’approccio di delegare la gestione dell’IT a chi lo fa di mestiere. Tra l’altro, riteniamo che ciò rappresenti una grande leva di competitività per la ripresa del comparto manifatturiero. Ci troviamo, infatti, in un momento in cui un piano nazionale di recovery resilienza ci propone, tra le varie misure, anche l’adozione digitale, citando in modo esplicito anche il cloud. E attraverso l’ecosistema la Pmi si trova, in un attimo, senza sforzi e senza investimenti, ad avere la stessa capacità di presentarsi al mercato di una grande azienda, di una multinazionale”.

Un solido terreno su cui costruire soluzioni IoT

Attraverso Mindsphere, Siemens promuove e incoraggia il mercato ad andare verso l’ecosistema offrendo tutti i servizi per avere un terreno solido su cui costruire delle soluzioni. “In altre parole – chiarisce Andrea Gozzi – Siemens rende disponibile la connettività dei dispositivi più aperta possibile, la condivisibilità e la sicurezza dei dati, il marketplace dove vendere le app e tutta una serie di altri servizi generalisti per fare applicazioni IoT industriali”.

L’ecosistema è una struttura articolata che ha come fondamenta la piattaforma fornita da Siemens, ma che vede come parte integrante i “contributi” delle aziende, che possono essere i dispositivi connessi (se l’azienda costruisce macchine), componenti di automazione connessa (se si produce componentistica), software (che utilizza i dati all’interno della piattaforma condivisa), servizi e consulenze. Tutti i contributi sono disponibili nell’ecosistema.

Un mondo condiviso e in competizione

“Nell’ecosistema possiamo sfruttare quello che hanno già fatto altri – afferma Andrea Gozzi –, dove gli altri possono essere la stessa piattaforma Mindsphere, ossia Siemens, oppure aziende che ruotano attorno all’ecosistema. Molti dei soci quando devono realizzare una nuova soluzione per il loro business, per prima verificano se è già disponibile nell’ecosistema, o se sono disponibili dei componenti che ne facilitino la realizzazione. Questo è quello che noi diamo come valore aggiunto rispetto a “mi faccio tutto da solo”. Quale associazione Mindsphere World, quindi come aziende che credono nell’ecosistema, diamo la visibilità verso gli altri contributori, forniamo il supporto nel far crescere il business, le tecnologie, diamo anche visibilità comunicativa per far vedere quanto un socio riesce a essere competitivo con le sue soluzioni IoT”.

In questo senso, va precisato che l’associazione Mindsphere World è l’organismo ufficiale che rappresenta la voce degli utilizzatori di Mindsphere. Tra i suoi compiti c’è quello di guidare l’evoluzione della piattaforma in termini tecnologici, di modelli di business e anche di normative e di regole di condivisione dei dati. Ed è ancora l’associazione a trasferire a Siemens i desideri della community, ovvero di chi non solo crede nell’ecosistema, ma vuole anche poterlo indirizzare attraverso il proprio contributo.

Nel business, non agite mai da soli

“Per le aziende del manufacturing è importante seguire un ecosistema – conclude Andrea Gozzi –. Noi conosciamo l’ecosistema Mindsphere e lo consideriamo molto valido. Non è però l’unico. Quello che mi sento assolutamente di suggerire è: non fate da soli, seguite un ecosistema di successo. Fare da soli è una strada che non porta lontano”.

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Fabrizio Pincelli

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