Intelligenza artificiale

Collaboration: Cisco potenzia WebEx con l’AI della startup BabbleLabs

Analisi in tempo reale della voce e riduzione del rumore di fondo per garantire la migliore qualità nelle attività di smart working e di collaborazione in tutti gli ambienti e in tutte le condizioni. Intelligenza artificiale e machine learning sono al servizio della qualità del “nuovo lavoro”

Pubblicato il 27 Ago 2020

Jeetu Patel, SVP and GM Security and Applications Business Cisco

In questo periodo assai più che nel passato appare chiaro che la trasformazione digitale passa anche attraverso una autentica trasformazione del lavoro. Le accelerazioni vissute dallo smart working e dalla tantissime e ricchissime declinazioni in cui si concretizza la collaboration hanno fatto crescere una attenzione speciale verso la sostanza e la concretezza del lavoro “slegandolo” dall’ambiente nel quale si svolge, qualunque esso sia. La collaborazione è sempre più declinata in chiave digitale e ha bisogno di strumenti che permettano non solo di comunicare e condividere contenuti, progetti, documenti e applicazioni al meglio, ma anche, e appunto alla luce dell’accelerazione vissuta dallo smart working, di garantire il miglior rapporto possibile tra lavoro e ambiente. Ne sono convinti in Cisco e da tempo la piattaforma WebEx si è arricchita di funzionalità e applicazioni e, come sottolinea Jeetu Patel, SVP and GM Security and Applications Business Cisco in occasione dell’acquisizione della startup BabbleLabs si possono sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza artificiale e del machine learning proprio per permettere alla piattaforma di garantire migliori condizioni di lavoro. E le migliori condizioni attengono nella fattispecie alla possibilità di garantire una noise detection, una noise reduction e un “lavoro per migliorare la qualità della voce” che permette di garantire agli utenti un miglior rapporto tra lavoro da remoto e ambiente circostante, qualunque esso sia.

L’Intelligenza artificiale per migliorare il rapporto con l’ambiente

Cisco System ha scelto di proseguire il percorso di potenziamento di WebEx con l’acquisizione di BabbleLabs, startup specializzata nel miglioramento della qualità di voce e riduzione del rumore per videoconferenze grazie all’utilizzo di Intelligenza Artificiale e machine learning. Nell’ambito della sessione di Q&A con la stampa Patel ha fatto presente che occorre concentrare sempre di più l’attenzione sulla qualità e sulla sostanza del lavoro per renderlo “indipendente” dal luogo fisico in cui ciascuno di noi è chiamato a operare. Per avere la miglior concentrazione serve una piattaforma capace di “proteggere” il lavoro da qualsiasi disturbo e serve lavorare sulla qualità della voce e sulla riduzione del rumore di fondo.

BabbleLabs arricchisce la piattaforma Cisco Webex di funzionalità che permettono di riconoscere la voce umana, di distinguere in modo preciso il rumore di fondo e di agire in termini di cancellazione del rumore direttamente sul lato client, nel rispetto di security e privacy, ma garantendo le migliori condizioni per lo svolgimento delle comunicazioni e delle conversazioni.

Patel ha poi ricordato che le soluzioni BabbleLabs permettono di ottenere un miglioramento di suono e voce, in qualsiasi circostanza, in qualsiasi paese e lingua e proseguono il percorso di arricchimento di Webex che comprende anche soluzioni per la parte video e servizi di interazione e condivisione.

Scherzando sugli imprevisti che più frequentemente creano disagio e problemi nell’era dello smart working Patel ha ricordato come il vento che fa sbattere una porta, la caduta di un oggetto o i rumori molesti per una riparazione che inizia magari proprio quando si avvia una conversazione importante, non solo distraggono l’attenzione, non solo limitano la concentrazione, ma fanno perdere tempo e sono un ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi. BabbleLabs Webex peraltro non si limita alla rimozione del rumore esistente, ma analizza il linguaggio umano e in tempo reale lo “pulisce” da qualsiasi altro suono/rumore e con il machine learning “impara” a conoscere nel tempo la voce dell’utente per trasmetterla e “renderla” nel modo migliore.

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