REPORT

Macchinari e attrezzature: AI, una priorità assoluta per i manager



Indirizzo copiato

Secondo il Global Machinery & Equipment Report 2024 di Bain & Company, le aziende di macchinari e attrezzature potrebbero guadagnare fino al +50% di produttività sfruttando l’AI. “La chiave per il successo è nella capacità di progettare prodotti più duraturi, offrire servizi innovativi e adattarsi ai mercati circolari” commenta Andrea Isabella

Pubblicato il 22 apr 2024



Andrea Isabella, Senior Partner e responsabile italiano del settore Advanced Manufacturing & Services di Bain & Company
Andrea Isabella, Senior Partner e responsabile italiano del settore Advanced Manufacturing & Services di Bain & Company

Grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale, del lean manufacturing, delle innovazioni digitali, e dei principi di sostenibilità, le società operanti nell’industria dei macchinari e delle attrezzature si confrontano con l’opportunità di potenziare la propria produttività, con incrementi potenziali tra il 30% e il 50%.

Questo è uno dei principali risultati emersi dalla seconda edizione del Global Machinery & Equipment Report 2024, rilasciato da Bain & Company, l’azienda di consulenza globale che aiuta le change-makers più ambiziose a definire il proprio futuro.

Strumenti digitali per migliorare prestazioni e posizionamento

Le aziende dell’industria dei macchinari sono attualmente sottoposte a una pressione
senza precedenti da molteplici direzioni: complessità legate alla catena di
approvvigionamento
, crescenti aspettative dei clienti e concorrenza feroce in mercati in continua evoluzione. In risposta a queste sfide, le aziende leader stanno adottando innovazioni all’avanguardia e strumenti digitali per migliorare le proprie prestazioni e rafforzare il proprio posizionamento
”, afferma Andrea Isabella, Senior Partner e responsabile italiano del settore Advanced Manufacturing & Services di Bain & Company.

Intelligenza artificiale: una priorità per i dirigenti del Machinery & Equipment

Secondo lo studio di Bain & Company, il 75% dei dirigenti dell’industria manifatturiera considera l’adozione di tecnologie emergenti come l’AI una priorità nelle attività di ingegneria e di Ricerca e Sviluppo.

Il comparto industriale sta impiegando più chip e tecnologia IoT rispetto a qualsiasi altro settore: un segnale tangibile di come le aziende di macchinari stiano rapidamente abbracciando soluzioni digitali. Il potenziale è enorme: i player che sono già leader nelle soluzioni digitali raddoppiano i rendimenti per gli azionisti rispetto alla media del settore. Le nuove tecnologie di monitoraggio e diagnosi da remoto, come i digital twins – che cresceranno di dieci volte fino a un valore di 110 miliardi di dollari entro il 2028 – saranno fondamentali per creare nuovi servizi e generare ricavi.

L’AI richiede nuove competenze, investimenti e infrastrutture

Le realtà più innovative stanno impiegando l’AI per risolvere una vasta gamma di
problemi, dal procurement all’assemblaggio, dalla manutenzione al controllo qualità
fino alla logistica dei magazzini. In un periodo di continue interruzioni delle supply
chain, legate alle complessità macroeconomiche e geopolitiche, l’AI offre un vantaggio
strategico nell‘incrementare la resilienza e la sostenibilità delle aziende
”, aggiunge
Isabella. “L’Italia è da sempre un’eccellenza nel settore dei macchinari, vantando una
lunga lista di aziende di medie dimensioni che sono leader tecnologici nel loro settore.
Tuttavia, in futuro, questo punto di forza potrebbe trasformarsi in una criticità con lo
spostamento dell’attenzione dei vettori di crescita verso le tecnologie digitali e
l’intelligenza artificiale, per le quali sono necessarie nuove competenze, investimenti
e infrastrutture. Ciò rende ancora più importante il consolidamento del settore per
affrontare efficacemente le sfide future
”.

Sostenibilità per nuovi flussi di ricavi e resilienza della supply chain

Il report evidenzia anche un altro trend significativo nel settore: il 47% delle grandi aziende di macchinari ha assunto impegni in termini di circolarità, concentrando gli sforzi principalmente su riciclo e riduzione dei rifiuti. Si osserva una crescente consapevolezza riguardo alla sostenibilità come fonte di valore aggiunto, che potrebbe offrire nuovi flussi di ricavi, maggiore resilienza della catena di approvvigionamento e accesso a nuovi mercati nei prossimi decenni.

In un contesto in cui la personalizzazione è diventata una richiesta prioritaria, le
aziende del settore si trovano a fronteggiare la sfida di offrire prodotti più veloci,
economici e su misura rispetto al passato. Guardando al futuro, la chiave per il
successo risiede nella capacità di progettare prodotti più duraturi, offrire servizi
innovativi e adattarsi ai mercati circolari
“, conclude Isabella.

Articoli correlati

Articolo 1 di 2