IL REPORT

Retail: digitalizzazione ancora poco diffusa, necessario puntare sulla multicanalità

Epson presenta una ricerca sulla digital transformation del comparto, analizzando le difficoltà e le aspettative generate dal momento attuale. Secondo i dati, solo il 38,1% del campione ha adottato un’applicazione gestionale e-commerce, mentre l’88,2% non ha utilizzato una soluzione base di CRM

Pubblicato il 05 Giu 2021

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A dispetto del processo di accelerazione della digitalizzazione che ha caratterizzato il periodo dell’emergenza sanitaria, i piccoli esercenti non hanno ancora sposato appieno la digital transformation (il 42,7% si dichiara mediamente orientato e solo il 5,5% si dice fortemente orientato). Le ragioni di questo trend sono da ricercarsi nel timore che la transizione al digitale comporti costi eccessivi (11,4%), nella convinzione che il digitale non sia adatto alla propria realtà di medio-piccolo negozio (11%) o, ancora, nella dichiarata preferenza per il contatto umano (9,5%).
Lo svela la ricerca commissionata da Epson allo scopo di conoscere più a fondo lo scenario e approfondire le necessità dei punti vendita, rilevando le preoccupazioni e le attese del settore per il post-pandemia: un’indagine che ha coinvolto retailer operanti in Italia nell’ambito dell’abbigliamento, della ristorazione e degli alimentari.

Secondo il report, chi si dichiara orientato alla digitalizzazione vede in essa un’opportunità per adeguarsi alle richieste del mercato (15%), o un ulteriore rafforzamento dell’e-commerce che già viene proposto alla clientela (15%). In generale, tuttavia, le risposte evidenziano una presenza di tecnologia piuttosto bassa tra i retailer. Se, da un lato, sarà necessario mettere in campo azioni che permettano di far comprendere l’importanza dell’innovazione e dei risultati che questa comporta nel medio-lungo periodo, dall’altro lato emerge come ci sia ampio spazio per introdurre soluzioni tecnologiche, dalle più semplici alle più articolate, nei punti vendita e nel settore della ristorazione.

Ad esempio, dall’indagine emerge come solamente il 38,1% del campione abbia adottato un’applicazione gestionale ad hoc rivolta all’e-commerce e come l’88,2% non abbia utilizzato una soluzione base di CRM. Questi primi dati rivelano che il potenziale per lo sviluppo della digitalizzazione e dell’e-commerce presso i piccoli e medi retailer è molto ampio e che cruciale sarà rendere chiaro il valore dell’investimento.

Nessuna tecnologia digital per il 56% degli intervistati

Per quanto riguarda l’implementazione delle tecnologie digitali, quasi il 56% degli intervistati dichiara di non averne ancora adottata nessuna. La ragione è da ritrovarsi nel fatto che molti non ne percepiscono l’utilità (55,3%). Questo dato, unito ai precedenti, mette in luce in maniera molto evidente come si aprano possibilità importanti per fare una vera e propria opera di education e di formazione e di come sia necessario fare informazione puntuale secondo una logica di “percorso”, con tappe successive di attuazione, a partire da miglioramenti minimi sino a progetti più complessi. È da interpretare in tale prospettiva anche il fatto che uno dei motivi di mancata implementazione di tecnologie digitali è rappresentato dalla mancanza di competenze necessarie, in particolare nel Sud della Penisola.

“La chiave per superare le resistenze e permettere la crescita del retail risiede nella omnicanalità – afferma Epson alla luce dei dati -: infatti, la crescita esponenziale dell’e-commerce registratasi nell’ultimo anno non va a detrimento della pedonabilità, bensì ne costituisce un complemento su cui fare leva per migliorare il fatturato. La pandemia ha sicuramente contribuito in maniera significativa ad abbattere le resistenze del consumatore nei confronti degli acquisti on line, ma la risposta più efficace alle nuove abitudini da parte dei retailer sarà proprio nella capacità di integrazione dell’offerta“.

“La complementarietà tra fisico e online è da sempre una delle principali caratteristiche delle soluzioni Epson rivolte agli esercenti – chiarisce Camillo Radaelli, Sales manager business systems di Epson -. Proposte ibride, che sappiano coniugare fisico e digitale, costituiscono la miglior risposta alla situazione attuale del mercato. L’introduzione di strumenti digitali finalizzati ad incrementare la pedonabilità nel punto vendita fisico rappresenta la sfida alla quale il retail dovrà saper far fronte al meglio nei prossimi anni e noi come Epson siamo in prima fila per sostenere il settore ad affrontarla e crescere».

Stampanti mPos e ColorWorks fra le soluzioni d’avanguardia

In un contesto di crescita dell’e-commerce sarà, quindi, fondamentale incrementare il valore dell’acquisto in store. Flessibilità e funzionalità: queste le parole d’ordine per offrire soluzioni d’avanguardia alla clientela. “L’offerta mPos di Epson è pensata proprio per i retailer che vogliono offrire ai clienti un’esperienza di acquisto positiva e senza problemi – spiega l’azienda -. Le stampanti mPos di Epson possono, infatti, essere facilmente collegate a tablet e dispositivi mobili e consentono di stampare scontrini in ogni parte del punto vendita, oltre a supportare un’ampia gamma di sistemi operativi. Inoltre, tengono conto anche delle possibili difficoltà di reperire una rete internet all’interno dei punti vendita dei piccoli esercenti e consentono perciò di sfruttare il collegamento della stampante tramite tethering”.

Alle soluzioni mPos, si aggiungono le stampanti Epson ColorWorks, che permettono di realizzare etichette a colori on demand per comunicare e valorizzare offerte e promozioni in negozio in modo efficace e personalizzato. Le stampanti Epson ColorWorks, di design compatto e di facile utilizzo, costituiscono il supporto ideale per produrre internamente etichette per scaffali dai colori vivaci o realizzare coupon stampati in quadricromia per fidelizzare il cliente, e rappresentano una valida alternativa alle etichette interattive grazie ai costi ridotti e alla grande flessibilità.

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