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Tecnologia e procurement: occorre bilanciare agilità e velocità nella gestione dei fornitori

In condizioni economiche burrascose come quelle attuali, collaborare con i fornitori e utilizzare la tecnologia può creare un vantaggio importante per le aziende, pur facendo attenzione a non limitare l’agilità del procurement

Pubblicato il 22 Mag 2023

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Oggi come oggi le aziende si concentrano sempre più sulla crescita dei ricavi e si rivolgono ai team di Procurement per supportare un numero maggiore di obiettivi (79%) rispetto al passato, in quanto ci si è resi conto dell’importanza dei fornitori per il raggiungimento dei traguardi aziendali. Tuttavia, nei mercati volatili odierni, l’agilità del procurement è limitata dalla mancanza di un mandato e di supporto esecutivo, dall’incapacità di accedere alle informazioni necessarie per prendere decisioni tempestive e informate, e dalle soluzioni esistenti troppo rigide per supportare requisiti nuovi e in evoluzione. Queste condizioni costringono le aziende a dover prioritizzare i goals. In particolare, il 73% ha dichiarato di essere sceso a compromessi su altri obiettivi, per garantire la continuità delle forniture nell’ultimo anno, e il 76% è sceso a compromessi sulla due diligence dei fornitori, esponendo le aziende a rischi sconosciuti. Lo studio, intitolato “Procurement: A CEO’s Secret Weapon for Growth and Resilience in Turbulent Times“, condotto da Forrester Consulting e commissionato da Ivalua, società di riferimento nelle soluzioni di Cloud Spend Management, delinea le strategie di successo seguite dalle organizzazioni per sostenere i loro principali obiettivi aziendali e gli ostacoli che le frenano.

La funzione del procurement tra costi e sostenibilità

Anzitutto lo studio dimostra come i team di procurement stiano dando il loro contributo principalmente guidando gli sforzi di sostenibilità attraverso una maggiore collaborazione con i fornitori, identificando e abilitando nuove opportunità di guadagno e riducendo i costi dei prodotti per aumentare la competitività.

Sebbene il ruolo del procurement nel sostenere la crescita dei ricavi sia maggiore rispetto al passato, le pressioni inflazionistiche fanno sì che il controllo dei costi rimanga una priorità assoluta. Le principali strategie applicate per mitigare gli effetti dell’inflazione sulla redditività includono la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento a basso costo (32%), l’aumento dell’efficienza operativa (31%) e la collaborazione con i fornitori esistenti per trovare mezzi per ridurre i costi totali (30%).

Il ruolo cruciale dei fornitori per il successo aziendale

Un dato di fatto è che le aziende coinvolgono sempre più i loro fornitori, i quali svolgono un ruolo critico per il successo aziendale. Il 78% ha dichiarato di collaborare maggiormente con i fornitori oggi rispetto a prima della pandemia e l’81% ha affermato che la propria organizzazione compie sforzi significativi per affermarsi come cliente di riferimento. Nell’ultimo anno, il 50% ha aumentato la condivisione di informazioni con i fornitori e il 45% ha collaborato con loro per lanciare nuovi prodotti o servizi.

“Il modo in cui le aziende coinvolgono e gestiscono i propri fornitori può rappresentare un significativo vantaggio competitivo nel mercato odierno,” commenta Alex Saric, esperto di smart procurement di Ivalua. “Di conseguenza, i leader del procurement devono essere inclusi nelle discussioni dei consigli di amministrazione e i loro team devono ricevere un mandato chiaro e le risorse necessarie per avere successo”.

Tecnologia: bilanciare velocità e agilità nella gestione dei fornitori

Secondo il 53% degli intervistati, la principale strategia per i fornitori attuata l’anno scorso è stata l’implementazione di sistemi per gestire meglio le prestazioni e i rischi dei fornitori (SRPM). Oltre la metà sta investendo in soluzioni SRPM, sia come parte di una più ampia suite Source-to-Pay (S2P) sia come soluzioni di nicchia.

Tuttavia, le soluzioni tecnologiche esistenti spesso limitano l’agilità. Il 39% ha indicato che le soluzioni esistenti sono troppo rigide per supportare il loro modus operandi o l’evoluzione dei loro requisiti aziendali, e rappresentano un ostacolo importante agli sforzi per rendere il procurement più agile.

In particolare, gli intervistati hanno indicato che la tecnologia S2P deve offrire una maggiore flessibilità per supportare rapidamente nuovi processi o requisiti di dati (31%), integrarsi meglio con altri sistemi interni (30%), consentire una collaborazione più ampia ed efficiente con i fornitori (28%) e riunire più tipi di dati sui fornitori per supportare analisi più complete (27%).

“La tecnologia è un fattore critico per strategie efficaci di gestione dei fornitori, in quanto fornisce i dati necessari per valutare e monitorare i fornitori e la capacità di collaborare in modo efficiente con loro,” ha dichiarato Saric. “Tuttavia, molte delle soluzioni attuali offrono velocità a scapito dell’agilità. Data la rapida evoluzione delle condizioni di mercato, delle normative e delle priorità aziendali, i leader devono valutare le tecnologie in base alla loro capacità di soddisfare i requisiti attuali e alla loro flessibilità nel supportare rapidamente nuovi processi e dati”.

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