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Robotica morbida e materiali innovativi plasmano il futuro della produzione

Un recente rapporto di Protolabs ha rivelato che la robotica morbida e l’utilizzo di nuovi materiali saranno al centro dell’evoluzione dell’industria manifatturiera nei prossimi anni con la promessa di apportare vantaggi significativi in termini di flessibilità, efficienza e sostenibilità

Pubblicato il 02 Ott 2023

Rapporto Protolabs

Nell’Industria 4.0 la robotica è sempre più protagonista del modo di assemblare oggetti, produrre componenti, assistere nelle mansioni ripetitive o intervenire in ambienti ostili. Secondo l’IFR – International Federation of Robotics, nel solo 2022 sono stati installati nel mondo 531.000 robot, di cui 84.000 nelle fabbriche europee, un incremento poderoso se paragonato alle 159.000 unità installate un decennio fa in tutto il globo.

A fronte di questo indiscusso potenziale, il rapporto accreditato CPD “2023 The Robotics Manufacturing Status Report” di Protolabs, uno dei principali fornitori al mondo di prototipi su misura e pezzi di produzione su richiesta grazie all’impiego di innovativi processi di stampa 3D, lavorazione con macchine CNC e stampaggio a iniezione, ha indagato sugli sviluppi futuri. I risultati rivelano che quasi un terzo (32%) dei principali operatori europei operanti nel settore della robotica e dell’automazione ritiene che la robotica morbida e la nuova tecnologia dei materiali avranno un impatto decisivo sulla produzione nel prossimo futuro e sulla sostenibilità.

Cresce la robotica morbida, ma non mancano le sfide

In particolare, la cosiddetta Soft Robotics, un campo emergente che si concentra sulla creazione di robot con materiali morbidi e flessibili anziché strutture rigide consentendo maggiore flessibilità e adattabilità nel movimento e nella manipolazione, registrerà tassi di crescita annui del 35,1% tra il 2022 e il 2027. Questo apre la strada a nuove applicazioni in settori cruciali come la biomedicina, l’industria alimentare e l’agricoltura.

Tuttavia, il rapporto identifica anche alcune sfide significative. Più di un quarto (28%) degli intervistati ritiene che la catena di fornitura dei materiali rappresenterà l’ostacolo principale all’adozione estensiva dei robot nella produzione. Inoltre, il 27% dei partecipanti ha citato la mancanza di competenze tecniche specifiche come un altro ostacolo critico.

Sostenibilità e velocità: fattori chiave

Il documento, disponibile anche in italiano, analizza inoltre il modo in cui i nuovi hardware e software saranno in grado di risolvere compiti in ambienti ostili e non controllati, mentre un intero capitolo è dedicato all’uso crescente della produzione robotizzata nell’Industria 4.0.

È chiaro come l’innovazione e lo sviluppo dei prodotti siano fondamentali per esplorare nuove applicazioni. Gli intervistati hanno sottolineato l’importanza di due fattori: sostenibilità e velocità. L’indagine esplora entrambe le aree in modo approfondito, concentrandosi sull’analisi del ciclo di vita e il ruolo della fabbricazione digitale per sviluppare e testare più rapidamente nuove parti con nuovi materiali.

Matteo Carola, Country Manager per l’Italia di Protolabs, ha commentato il rapporto sottolineando come l’utilizzo di nuovi materiali e tecnologie richieda iterazioni multiple per il collaudo e il perfezionamento, rendendo cruciale la velocità nel ciclo di sviluppo.

Il ruolo della fabbricazione digitale

La fabbricazione digitale, compresa la stampa 3D, la lavorazione CNC e lo stampaggio a iniezione, gioca un ruolo chiave nell’accelerare questo processo poiché si avvale di dati che aiutano a fare le giuste scelte di progettazione e produzione per prototipare e testare ancora più rapidamente, comprimendo il time to market dei nuovi prodotti. Questo, unito al numero di nuovi materiali disponibili per la produzione, sta aiutando la robotica a entrare in applicazioni prima sconosciute.

Carola ha inoltre sottolineato come la robotica stia diventando sempre più autosufficiente, svolgendo molti dei compiti che possono essere pericolosi o poco interessanti per gli esseri umani. Questo cambierà radicalmente il modo in cui la produzione è concepita e gestita.

È possibile scaricare una copia completa del nuovo rapporto QUI

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