Videointervista

Chip Shortage, la risposta di Intel, e la crescita della domanda che sarà guidata dai 5 super-trend del digitale

Ubiquitous Computing, Edge to Cloud, connettività pervasiva, sensoristica e Artificial Intelligence i 5 tech trend che ridisegnano gli scenari del digitale in azienda. E che faranno impennare la domanda di chip. Le strategie di Intel per contrastare il fenomeno Chip Shortage

Pubblicato il 20 Dic 2022

Annalisa Casali

intel procaccio made in digitaly

Il digitale e la tecnologia rivestono un ruolo chiave in questa epoca storica: ogni ambito della nostra vita professionale o privata, e qualsiasi attività produttiva, si stanno digitalizzando in modo più o meno intensivo.

“In Intel – esordisce Nicola Procaccio, Italy Country Lead di Intel a margine dell’evento Made In DigiItaly – abbiamo identificato 5 trend, che corrispondono a quelli che amiamo definire i cinque superpoteri del digitale. L’Ubiquitous Computing, ovvero il computer diffuso; la decentralizzazione del flusso dei dati, o Edge to Cloud; la connettività pervasiva; la sensoristica e l’Artificial Intelligence. Questi trend saranno capaci di garantire una rivoluzione dirompente in ogni segmento industriale e produrre le maggiori opportunità possibili per le aziende che operano in quei settori”.

Le strategie di digitalizzazione, però, negli ultimi due anni ha subito diversi “scossoni” a causa dell’indisponibilità generalizzata di diversi componenti microelettronici e, in particolare dei microprocessori, fenomeno meglio noto come Chip Shortage.

Chip Shortage, origine e soluzioni al fenomeno

“Tutto ciò che è digitale – prosegue il manager – è basato sui semiconduttori ed è quindi inevitabile, come ci confermano tutti gli analisti industriali, che da ora in poi la domanda di CPU diventerà sempre più importante, sempre più continua. D’altra parte, il processo di digitalizzazione a cui stiamo assistendo è partito già prima della pandemia ma è soprattutto negli ultimi due anni che ha subìto un’accelerazione tale che la filiera non è stata più in grado di soddisfare in modo efficace i bisogni del mercato”.

Un fenomeno, quello dello shortage dei chip, che per il manager di Intel è stato causato da due fattori concomitanti. “Da un lato, il modello globalizzato di produzione di chip, dall’altro il fatto che l’80% della produzione di semiconduttori fino all’emergenza sanitaria era concentrato nel continente asiatico”.

Intel, però, si sta già muovendo da tempo per porre rimedio alla crisi dei microprocessori e ha attuato un piano d’investimento molto ambizioso, che punta a riequilibrare dal punto di vista geografico la Supply Chain. Questo porterà a investire soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, non solo per rispondere in modo efficace al problema attualissimo del Chip Shortage, ma soprattutto per prepararsi al meglio per il futuro. “Nel Vecchio Continente – sottolinea Procaccio – supportiamo l’ambizione dell’EU di produrre il 20% di tutti i semiconduttori all’avanguardia del mondo. Saremo quindi in grado di far fronte alla crescita della domanda futura del mercato, che si accompagna all’aumento esponenziale della componente tecnologica in tutti i settori produttivi, e rendere resiliente la filiera”.

Stiamo vivendo l’esordio dell’Età dell’Oro dei Chip, come ci spiega in questa videopillola il manager…

Buona visione!

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