Ricerche

PNNR: aziende italiane pronte a investire

Un sondaggio condotto da Citrix mette in evidenza come la gran parte delle imprese italiane sia pronta a beneficiare dei fondi del Piano, per destinarli a digitalizzazione e sostenibilità

Pubblicato il 08 Feb 2022

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Il PNNR viene spesso descritto come un’opportunità irrinunciabile di trasformazione dell’economia italiana, grazie a volumi mai visti prima, indirizzati a tematiche chiave come la tecnologia e la sostenibilità. La grande domanda è: le imprese sono realmente pronte a beneficiare delle risorse del PNNR, mettendo in campo progetti seri e strutturati? Secondo un sondaggio condotto da Citrix in collaborazione con l’istituto OnePoll (intervistando un campione di 400 lavoratori della conoscenza con responsabilità decisionali in Italia) la risposta è decisamente confortante. Innanzitutto, quasi il 91% del campione pensa che l’azienda in cui lavora utilizzerà i fondi del PNNR: in particolare, il 29% ritiene che il proprio gruppo sappia esattamente che cosa fare di queste risorse e come utilizzarle, il 52% pensa che abbia un’idea abbastanza precisa della loro destinazione d’uso, mentre solo l’11% non ripone grande fiducia nella capacità aziendale di fare buon uso di questi fondi.

La capacità di utilizzare in modo adeguato i fondi del PNNR sembra essere collegata alle aspettative sulla crescita: l’88% di chi ha in progetto di utilizzare i fondi del PNNR pensa che la propria azienda abbia buone possibilità di crescere nel 2022, mentre solo il 6% pensa di non avere tutte le carte in regola per poter crescere.  Inoltre, in generale i manager sembrano essere d’accordo sull’importanza dell’innovazione: quasi 9 aziende su 10 (91%), infatti, stanno creando innovazione o hanno comunque progetti in merito, attraverso nuovi tool, nuovi processi, nuovi investimenti in Ricerca e Sviluppo e così via. Il 92% crede anche che i fondi del PNNR saranno un valido aiuto per stimolare questi investimenti.

Ma verso quale innovazione vanno diretti i fondi del PNNR? Secondo il 65% degli intervistati la destinazione dovrebbe essere soprattutto verso tecnologia, modernizzazione dell’IT, sicurezza e digitalizzazione dei processi. Un altro 39% li utilizzerebbe per progetti destinati alla sostenibilità e alla transizione ecologica, mentre il 31% punterebbe soprattutto su nuovi progetti di ricerca e sviluppo. Altre tematiche ritenute importanti dal 30% degli intervistati sono la trasformazione dell’infrastruttura operative e la ricerca di nuovi talenti, in un mercato sempre più competitivo.

Relativamente alla trasformazione digitale, anche i benefici sono chiari: il 50% degli intervistati punta a migliorare la produttività, il 45% predilige sistemi che potenzino resilienza e business continuity, il 35% vorrebbe incrementare la customer satisfaction e il 26% la competitività aziendale attraverso l’ottimizzazione dei processi e tool automatizzati di supporto all’attività decisionale.

Sulla sostenibilità, il 62% degli intervistati pensa che la trasformazione digitale possa contribuire al raggiungimento di questo obiettivo grazie soprattutto all’implementazione di modelli di lavoro remoto. Ma non solo: il 44% pensa che sia importante l’utilizzo di dispositivi a basso consumo di energia, il 29% la trasformazione dei data center tradizionali in multi-cloud ibridi e il 21% un più lungo ciclo di vita dei prodotti informatici.

“lI PNNR è una grande opportunità che il nostro Paese non può e non deve sprecare – ha detto Fabio Luinetti, Country Manager di Citrix Italia – La tecnologia giocherà un ruolo sempre più centrale per la crescita delle aziende italiane e questa ricerca lo conferma. La digitalizzazione ha infatti un impatto positivo in tutte le aree di business: dalla produttività alla sostenibilità, dalla sicurezza alla guerra dei talenti, nessuna azienda può oggi chiamarsi fuori. La trasformazione digitale che stiamo vivendo avrà ripercussioni dirette non solo sulla nostra vita professionale e privata ma anche sull’ambiente che ci circonda. Ci aspettano sfide importanti nel prossimo futuro, e non potrà esserci crescita economica senza attenzione all’ambiente. Da questo punto di vista, la tecnologia possiede un enorme potenziale che gli investimenti del PNNR ci aiuteranno a mettere in atto, se sapremo essere pronti ad accogliere questa sfida”.

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