Tecnologie

Realtà aumentata, IoT e 5G aprono le porte alla servitizzazione

In ambito strettamente industriale il passaggio alla servitizzazione, o subscription economy, beneficerà enormemente dall’uso sinergico di queste nuove tecnologie. Benché non siano necessariamente interdipendenti e la loro applicabilità sia pressoché vastissima (ambito consumer, entertainment, medico, guida assistita etc etc), l’utilizzo congiunto è destinato a modificare in modo radicale il mercato industriale dei prossimi 10 anni

Pubblicato il 21 Ott 2020

Cosma Rizzi

Direttore MA&RC ECM Ltd

automazione aziende

Vi sono tecnologie che attraverso il loro impiego sinergico sono destinate a cambiare il mondo in cui vivremo nei prossimi anni. In particolare l’uso della AR (Augmented reality), dell’IoT (Internet of Things) e del 5G apriranno scenari impensabili in ambito industriale e produttivo, spostando l’obiettivo verso la servitizzazione.

Evoluzione e progresso tecnologico • Filippo Scorza
Oltre Industry 4.0
Industry 4.0 and how smart sensors make the difference

La trasformazione verso l’Industry 4.0 è ormai un must che tutte le aziende stanno perseguendo per mantenere la loro presenza sul mercato e per fronteggiare crisi economiche dovute a cause finanziarie e naturali.

La smart factory ideale si adatta in modo veloce al cambio delle richieste di tipo quantitativo e qualitativo della clientela, ottimizzando i processi e producendo in modo flessibile prodotti nella quantità strettamente necessaria, evitando perciò le immobilizzazioni di capitale dovute al surplus produttivo.

Ma produrre quanto richiesto, nella stretta quantità necessaria, nel minor tempo possibile con il miglior rapporto qualità prezzo, non basta più. La vera trasformazione del mondo produttivo avviene nel cambio di paradigma di vendita da prodotto a servizio: la servitizzazione detta anche subscription economy.

In molti campi in ambito consumer abbiamo assisito a questa trasformazione, non comperiamo auto o monopattini o bici ma le noleggiamo per il tempo che ci serve, così come per film, case, assicurazioni e altro. La crisi economica ha portato il consumatore a non voler più immobilizzare il capitale per un bene, ma a spendere solo per il servizio che usufruisce nello stretto tempo necessario a beneficiarne (da ownership a usership).

A livello macroscopico anche in ambito aziendale sta avvenendo la stessa trasformazione, l’outsorcing, l’utilizzo di applicazioni SaaS (sofware as a service), le licenze sofware per uso e non perpetue, le risorse computazionali in cloud, sono solo aspetti di questa trasformazione. Una industria che basa tutta la sua filiera produttiva sull’uso e sulla vendita di servizi invece che di prodotti, è quella che io chiamo Industry 4.1

I pilastri della servitizzazione e dell’Industry 4.1

Facciamo un esempio pratico, la mia industria, la ACME produce escavatori e li vende in tutto il mondo. Purtroppo la concorrenza asiatica è sempre più forte e i prezzi da loro praticati sono inferiori a causa del minore costo delle materie prime e della manodopera. Benché i miei escavatori hanno caratteristiche sempre all’avanguardia in ambito tecnologico, il mio vantaggio competitivo non supera i 12 mesi dal lancio del nuovo prodotto, periodo in cui la concorrenza riesce a produrre un escavatore analogo con le stesse migliorie e poi metterlo sul mercato a prezzo inferiore.

A questo punto ACME decide di non vendere più l’escavatore ma vendere il “servizio di scavo” che tariffa al proprio cliente in base alla massa di materiale movimentato.

Il “servizio di scavo” garantisce di avere un escavatore sempre funzionante e l’adattabilità del servizio in base ai materiali che il cliente può incontrare nella sua opera di movimentazione.

Per raggiungere questo stadio vi sono dei fondamentali che stanno alla base della erogazione di un servizio che viene “sentito” come “di valore” per il cliente, un valore che deve essere maggiore della proprietà del bene sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista della qualità percepita.

I fondamentali sono:

  • la qualità
  • la flessibilità

La qualità di un servizio é influenzata principalmente sulla sua continuità operativa (se noleggiamo un’auto vogliamo che questa ci porti dove vogliamo, vorremmo evitare di fermarci a rabboccare l’olio, a cambiare i filtri o sostituire le gomme estive con quelle invernali proprio mentre la usiamo).

Qualità -> continuità del servizio -> manutenzione

La flessibilità di un servizio é la capacità di adattarsi alle mutate esigenze di impiego, ad esempio poter disporre di una benna adatta a un diverso materiale di scavo oppure disporre di una trincia o un martello di demolizione se necessari durante il mio lavoro, la flessibilità è quindi influenzata dalla velocità di reazione del fornitore che deve soddisfare la mutata esigenza del cliente nel più breve tempo possibile

Flessibilità -> velocità nell’adattare il servizio

Manutenzione

La qualità può essere raggiunta solo fornendo non solo prodotti di qualità e innovativi ma anche sulla capacità di erogazione continua del servizio, che può avvenire con una manutenzione predittiva e reattiva estremamente efficace.

In ambito manutenzione entrano in campo le nostre 3 tecnologie:

AR – consente di effettuare una manutenzione predittiva e reattiva in modo molto più efficente ed efficace. Immaginate gli adetti della manutenzione che possono “vedere” le parti da sostituire, gli schemi di smontaggio delle parti, lo stato di usura di un componente. Consideriamo i tempi di apprendimento di quanto possono ridursi ad esempio per imparare a riparare un prodotto se guidati in modo visivo e puntuale nella realtà su cui si opera.

IoT – consideriamo di poter ottenere sempre in tempo reale i dati dei sistemi che stiamo usando, quindi poter analizzare scostamenti dallo standard ed operare in tempo prima che un componente si guasti, riducendo al minimo i tempi di fermo del servizio. Pensiamo anche a come i sistemi possono interagire tra loro (M2M machine to machine) per ottimizzare i processi produttivi e spostare il carico di lavoro su altri sistemi della fabbrica per ottimizzare i tempi e procedere con la manutenzione. Focalizziamoci su come un sistema possa interagire in tempo reale con i sistemi di AR dell’operatore e guidarlo nel trovare il guasto da riparare.

5G – le considerazioni fatte nei due paragrafi precedenti sono applicabili se vi sono dei mezzi di comunicazione efficenti sia per quanto riguarda la AR sia per quanto riguarda l’IoT, ovviamente questo può essere vero in un ambito industriale moderno e controllato dove abbiamo a disposizione WI-FI, LAN e WAN molto performanti, ma quanto operiamo in ambienti più disagiati solo tecnologie di comunicazione molto performanti possono venirci in aiuto come ad esempio il 5G. Ovviamente nell’ambito del “servizio di scavo” di ACME questo avviene normalmente in zone non urbane e non servite da infrastrutture di comunicazione già cablate (come la fibra ottica), ma é necessario comunque raccogliere ed elaborare la mole di dati che il nostro escavatore attraverso i sistemi di IoT ci invia, ed analizzarle non solo per la fatturazione, ma anche per l’analisi dei parametri necessari alla manutenzione predittiva e reattiva. Inoltre i nostri operatori di manutenzione devono poter comunque disporre dell’accesso ai dati storici e alle analisi in tempo reale quindi devono poter raggiungere i nostri sistemi di elaborazione ed analisi anche se operano in una zona non urbana. I loro occhiali con soluzioni di AR devono poter mostrare parti e schemi, guidarli nelle loro operazioni accedendo velocemente ai sistemi di documentazione anche se sono in zone disagiate.

Velocità nell’adattare il servizio

Adattare il servizio erogato alle mutate esigenze del cliente, o anche meglio, proporre dei nuovi add-on al servizio in essere sono una caratteristica che fa percepire quanto erogato come “di qualità” solo se questo viene fatto in tempi molto celeri. Immaginiamo che il cliente del “servizio di scavo” di ACME durante il suo lavoro, trovi del terreno molto più resistente e quindi deve avere una benna di tipo diverso (ad esempio più tagliente e/o resistente), alla richiesta del cliente ad ACME, questa deve fornire la modifica al servizio in tempi molto celeri, perché l’escavatore non può stare in attesa in modo improduttivo in quanto un danno economico per il cliente (ritardo nel progetto) e per ACME (nessun materiale movimentato uguale nessun fatturato). Inoltre ACME deve fornire in modo celere anche la proposta per la modifica del prezzo del servizio al cliente, e per questo ci si aspetta una strutturazione preliminare dei listini dei servizi molto ben pianificata. L’adattamento del servizio in modo celere può avvenire anche in senso propositivo da parte di ACME al cliente, ad esempio verificando che i parametri produttivi della scavatrice iniziano a essere al di fuori dai parametri standard operativi, possiamo suggerire al cliente che sarebbe più efficente cambiare tipo di benna per quel terreno che ha incontrato.

In ambito velocità nell’adattare il servizio entrano in campo le nostre 3 tecnologie:

IoT – sicuramente ottenere ed analizzare in tempo reale i dati forniti dai sistemi IoT del nostro escavatore ci può dare in modo preventivo l’informazione che sarebbe più efficente per il nostro cliente la modifica della benna in uso, per fare fronte al nuovo terreno incontrato e quindi in modalità preventiva fornire la proposta di modifica del “servizio di scavo”. L’analisi delle informazioni storiche raccolte da tutte le nostre scavatrici adoperate dai clienti del “servizio di scavo”, ci danno la possibilità di strutturare in modo opportuno la proposta di modifica del servizio (quale benna usare, per quanto tempo, quale é la modifica del costo del servizio, che impatti posso avere sulla manutenzione predittiva e reattiva).

AR – in modo analogo alla manutenzione, disporre di personale dotato di soluzioni di AR in ambito manutentivo e di modifica dell’escavatore, può ridurre al minimo i tempi di fermo macchina per l’adattamento al nuovo servizio. Inoltre anche rispetto al cliente del “servizio di scavo”, il poter visualizzare dal vivo le modifiche che verranno apportate all’escavatore, oppure illustrare all’operatore dell’escavatore come agire al meglio attraverso la nuova benna, grazie a un sistema di AR può essere molto più veloce ed efficace.

5G – le considerazioni fatte per il tema manutenzione, sulla disponibilità di un canale di comunicazione ad altissima velocità anche in zone non urbane, valgono anche per il tema velocità nell’adattare il servizio. Supponiamo ad esempio che l’operatore del cliente di ACME non sia stato precedentemente istruito sull’uso della nuova benna che abbiamo installato per fare fronte al nuovo terreno, potremmo fornire all’operatore una soluzione basata su occhiali AR che lo guidano in un sorta di co-pilot nelle sue operazioni di scavo, ovviamente il poterlo guidare in tempo reale occorre un mezzo di comunicazione molto performante anche in zone non urbane.

Conclusioni

In ambito strettamente industriale, il passaggio alla servitizzazione detta anche subscription economy, beneficerà enormemente dall’uso sinergico di tre nuove tecnlogie: AR, IoT e 5G.

Benché la loro esistenza non é necessariamente interdipendente e la loro applicabilità è pressoché vastissima (ambito consumer, entertainment, medico, guida assistita etc etc), l’utilizzo in uno stretto connubio può modificare in modo radicale il mercato industriale dei prossimi 10 anni.

Nel mondo commerciale, grandi produttori di software e di soluzioni hanno già investito e stanno commercializzando i loro prodotti e servizi, seguendo percorsi diversi in base alla loro area di provenienza ma sempre con il fine di aggiudicarsi le maggiori quote di mercato possibili e di fidelizzare i clienti presenti in ambito industriale.

Ad esempio in ambito AR, vediamo la presenza di società generaliste come Microsoft, società specializzate proveniente dall’ambito industriale CAD/CAM come PTC e società puramente specializzate sulle soluzione AR/VR proveniente dall’ambito education/entertaintment come AMA.

Nell’ambito dell’IoT, anche qui sia grandi società generaliste come Microsoft e Oracle hanno rilasciato le loro piattaforme per l’IoT, così come grandi società provenienti dall’automazione industriale come GE e Siemens, ed anche società molto note per soluzioni in ambito industriale e specialistico come PTC e SAP hanno messo sul mercato le loro suite e soluzioni (anche Cloud) per la gestione dell’IoT.

Per ciò che concerne invece al tecnologia 5G, questa é di pura pertinenza dei grandi provider di telecomunicazione come Vodafone, Telecom, Orange, BT che stanno però stringendo alleanze con i suddetti produttori di soluzioni software per accapparrarsi importanti fette di mercato industriale e non solo consumer (ad esempio Vodafone e VW per la divisione VWAT Volkswagen Autonomy).

Nell’articolo abbiamo fatto solo alcuni esempi di utilizzo delle tre tecnologie per la trasformazione della vendita di prodotto a vendita di servizi, ma possiamo immaginarne molte altre come ad esempio il Digital Twin applicato alla manutenzione e alla remotizzazione del controllo dei sistemi.

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Cosma Rizzi
Direttore MA&RC ECM Ltd

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