Supply chain

Logistica industriale, significato, come funziona e vantaggi

Pilastro dell’industria globale, la logistica industriale è cruciale sia nell’ambito della distribuzione organizzata che in quello manifatturiero. Da sempre in evoluzione, ha l’obiettivo di tagliare sprechi e costi e rendere più efficace il servizio al cliente finale

Pubblicato il 16 Nov 2021

logistica

La logistica industriale è l’architrave dell’industria globale, sia nel settore della distribuzione organizzata che in quello industriale, dove ha il compito di tagliare sprechi e costi e ottimizzare il servizio al cliente finale.

Il termine logistica ha una radice etimologica (dal greco “logos”) che prende le mosse dal mondo militare, del quale la logistica è una branca, volta a spostare truppe, viveri dei soldati e approvvigionamenti degli eserciti.

La disciplina della logistica ha poi rivoluzionato le logiche industriali fino ai giorni nostri, ma la sua più recente evoluzione, la logistica 4.0, rappresenta un salto di qualità, grazie all’approccio data-driven.

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Cos’è la logistica industriale

La logistica industriale è la tecnica organizzativa con cui un’industria progetta, gestisce e monitora tutte le fasi di trasporto e stoccaggio di merci nei tempi previsti dalla pianificazione, a partire dai fornitori fino agli utenti finali, in modo tale da assicurare ai clienti un servizio di consegna di beni nel modo più efficiente e più economico possibile, nel rispetto degli standard di qualità, dei tempi e dei costi predeterminati.

La logistica industriale si occupa di gestire la struttura fisica, informativa e organizzativa, dalle fonti di rifornimento fino ai clienti finali, in modo da tagliare costi, abbattere gli sprechi e rendere il miglior servizio possibile al cliente finale.

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Storia della logistica industriale

La logistica industriale nasce in contemporanea con la rivoluzione industriale, dal momento che fin dagli esordi della fabbrica la logistica industriale permette di predisporre e gestire infrastrutture e processi di supporto alle imprese industriali per assicurarne il funzionamento nella maniera più efficace ed efficiente. Infatti è il processo che consente di trasportare e immagazzinare le merci nei tempi previsti, in maniera performante sotto il profilo dell’efficienza e dei costi.

Origini della logistica

La logistica affonda le sue radici, non solo etimologiche, nell’ambito militare. Dalla conquista dell’impero persiano da parte di Alessandro Magno, la logistica diventa protagonista dell’ascesa di Giulio Cesare nella Roma repubblicana dove introdusse nell’esercito romano il logista, il responsabile degli approvvigionamenti.

Per avvicinarsi ai giorni nostri, fu poi Napoleone colui che abbinò il sistema dei rifornimenti dei magazzini allo sfruttamento delle risorse nell’area in cui si svolgevano le sue campagne militari.

Ma la logistica, che accompagna tutte le tappe della rivoluzione industriale, sbarca in ambito industriale, soprattutto dopo la II Guerra mondiale, in particolare dopo il capolavoro della logistica militare: lo sbarco in Normandia.

Senza dubbio, non è un caso che il Generale Figliuolo, grande esperto di logistica militare, per uscire dalla pandemia, abbia condotto una campagna vaccinale, puntuale e precisa come un orologio svizzero.

Finita la II Guerra mondiale, la disciplina della logistica si coniuga con le logiche industriali. All’inizio la logistica industriale si occupa della gestione di un’unica impresa (organizzazione dei magazzini e trasporti), poi passa a quella di intere reti produttive dove si traduce in un’autentica integrazione di filiera dove lo scambio di informazioni avviene in real time, per aiutare i decision maker a prendere decisioni rapide e basate sui dati.

Dagli anni Settanta in poi, la logistica si trasforma in attività da marginale a strutturata, grazie alle ottimizzazioni negli ambiti di:

  • distribuzione;
  • flusso dal magazzino al cliente;
  • ciclo distributivo.

La logistica industriale attraversa le fasi:

  • presa in carico delle merci;
  • controllo dei fornitori;
  • stoccaggio dei prodotti;
  • operazioni di imballaggio e pesatura delle merci in arrivo e in spedizione;
  • consegna attraverso trasporti nazionali ed internazionali

Negli anni ’80 le logiche gestionali fanno il loro ingresso in azienda, con il Materials requirements planning e l’approccio just in time (toyotismo).

In particolare la logistica dei materiali riunisce tutte le attività dedicate ad assicurare l’approvvigionamento, lo spostamento e la pianificazione/ organizzazione/gestione di tutti i materiali, per impedire che non scarseggino mai i rifornimenti verso la produzione.

Con la globalizzazione nasce la Supply Chain Management, a cui l’azienda affida il coordinamento strategico di tutto ciò che concerne il flusso di prodotti, servizi e materiali e di tutto il processo che trasforma la materia prima in un prodotto finale da consegnare al cliente finale.

logistica-RFID

In questa visione, la logistica, da attività operativa, diventa un processo integrato volto a raggiungere i livelli di efficacia ed efficienza più alti.

La logistica industriale si trasforma in logistica integrata, e da ruolo marginale e sussidiario assume una funzione strategica,  offrendo in outsourcing a terzi le attività di spostamento delle merci (esternalizzazione delle trasporto e movimentazione).

Oggi, con industria 4.0 e lo smart manufacturing, la logistica industriale entra nell’era della logistica 4.0, dove combina tecnologie IT (Internet of Things, big data, analytics, cloud) e Operational technology (veicoli a guida autonoma, robot e cobot collaborativi, droni, tecnologia indossabile e visori di realtà aumentata).

Quali sono i flussi della logistica industriale

I flussi della logistica industriale sono due e complementari fra loro:

  • il flusso fisico (delle merci, materiali e servizi);
  • quello informativo (flusso che alimenta i dati statistici e le informazioni utili per effettuare previsioni di mercato in tempo reale: dai clienti ai fornitori).

Il flusso fisico di beni materiali segue il seguente schema:

  • verso l’interno dell’organizzazione (per alimentare le attività operative ovvero di produzioni e/o servizi);
  • verso l’esterno (per lanciare sul mercato i risultati delle attività operative).

Flusso fisico

Il flusso fisico parte dal fornitore e ha due iter:

  • dal fornitore all’imballaggio, al trasporto immagazzinamento al rifornimento alla produzione, all’imballaggio, dal trasporto all’immagazzinamento, dalla distribuzione fino al cliente finale;
  • dal fornitore all’imballaggio, al trasporto immagazzinamento, alla distribuzione, fino al cliente finale.

Flusso informativo

Ecco il percorso del flusso informativo:

  • dal cliente finale all’ordine, alla vendita, fino alla richiesta di consegna;
  • dalla richiesta di consegna all’ordine di produzione, all’ordine di acquisto, fino al fornitore;
  • dalla richiesta di consegna all’ordine di acquisto, fino al fornitore.

Cos’è e come funziona un sistema logistico

Chiamato anche catena logistica o filiera logistica o supply chain industriale, il sistema logistico rappresenta il mix di:

  • infrastrutture;
  • strumentazioni;
  • risorse;
  • tattica e strategia operativa per consentire il flusso delle merci e il flusso informativo, dalla acquisizione dei materiali alla distribuzione ai clienti;
  • inoltre, riguarda la produzione, il marketing e le vendite.

Il sistema logistico produttivo si suddivide in:

  • sistema logistico produttivo attraverso le “scorte” (ma ha il limite di avere magazzini pieni e clienti insoddisfatti, con livello di servizio basso ed elevati costi di logistica);
  • sistema logistico produttivo determinato dalla domanda di mercato (produrre ciò che serve quando serve, tagliare il livello delle scorte, evitare deterioramento/obsolescenza; soddisfare la domanda in tempi certi).

Inoltre, il sistema logistico è trasversale e si suddivide in:

  • rete logistica: include tutte le strutture fisiche che consentono il flusso fisico dei materiali, dalle fonti di rifornimento fino ai mercati di vendita;
  • aspetto gestionale: include sia le aree individuali della logistica che la pianificazione e coordinamento dell’intero sistema logistico, attraverso: attesa delle vendite, gestione delle scorte, pianificazione della produzione, rifornimenti e gestione degli ordini, servizi al cliente, elaborazione e monitoraggio delle spese di logistica);
  • aspetto organizzativo: comprende tutte le strutture relative all’organizzazione, le risorse manageriali e capitale umano per ottimizzare il sistema logistico.

Il sistema logistico funziona grazie ai sistemi gestionali:

  • sistemi gestionali ERP (Enterprise Resource Planning) per portare tutte le funzioni aziendali sotto l’ombrello di un gestionale unico;
  • i sistemi WMS (Warehouse Management Systems) per gestire le attività operative dei magazzini;
  • sistemi TMS (Transport Management Systems), dedicati alla gestione delle attività di trasporto;
  • i sistemi APS (Advanced Planning and Scheduling) per la programmazione avanzata della produzione;
  • i sistemi MES (Manufacturing Execution Systems) di monitoraggio del flusso dei materiali nei settori produttivo e distributivo;
  • Supply Chain Management (SCM): i sistemi non solo di gestione della supply chain, ma anche di previsione delle vendite e di supporto alla progettazione e gestione di reti distributive. Coordinano gli anelli della catena logistica.

La logistica 4.0 è invece l’evoluzione più recente. Il suo punto di forza è di essere elastica grazie allo scambio di informazioni in real time che permette di gestire, in maniera rapida, il picco di domanda, la variazione del lead time (tempo di consegna) di approvvigionamento eccetera.

Infine il sistema logistico 4.0 funziona con:

  • utilizzo di veicoli a guida autonoma nei magazzini per aumentare efficienza ed efficacia delle operazioni di picking;
  • l’uso di robot o cobot (robot collaborativi);
  • Internet of Things (IoT);
  • big data, analytics, cloud per il flusso di informazioni in tempo reale;
  • droni;
  • wearable technology e visori di augmented reality;
  • algoritmi di intelligenza artificiale per spingere l’analisi predittiva della domanda e quindi il corretto dimensionamento e collocamento delle scorte lungo i nodi della supply chain.
    logistica industriale: cross docking

Obiettivi della logistica industriale

La logistica deve soddisfare le richieste dei clienti, consegnando il prodotto giusto, nel luogo esatto, al momento richiesto e al minor costo possibile, conseguendo i seguenti obiettivi:

  • consegnare il prodotto richiesto;
  • in linea con le esigenze del cliente;
  • al minor costo per l’azienda.

Una catena logistica industriale deve:

  • avere visione completa ed integrata del flusso dei materiali (dalla fonte alla produzione, fino alla consegna);
  • estendere il controllo oltre il perimetro dell’azienda (clienti, fornitori, sistemi logistici e produttivi);
  • rispondere in tempi certi alle richieste e alla variabilità di mercato.
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Le risorse coinvolte in una catena logistica

La catena logistica coinvolge più risorse:

  • risorse per investire in infrastrutture: edifici industriali, macchine, attrezzature; magazzini e mezzi di trasporto; sistemi informatici;
  • capitale circolante in asset operativi: scorte in ciclo (di materiali, semilavorati e prodotti finiti); pezzi di ricambio e materiali di consumo; scorte virtuali (portafoglio ordini, merci in transito, scorta in conto vendita);
  • competenze e tecnologia: soluzioni logistiche e informatiche;
  • risorse umane: personale interno e di aziende partner;
  • risorse esterne: accordi strategici di fornitura e partnership; outsourcing e gestione integrata delle risorse.

Esempio di catena logistica: il caso Apple

Il mago della logistica, a livello globale, è il Ceo di Apple, Tim Cook, colui che ha costruito la più sofisticata supply chain, modello per tutte le multinazionali moderne nell’era della globalizzazione.

La supply chain è la catena logistica, in cui imprese industriali, commerciali, di servizio contribuiscono a trasformare le materie prime in prodotti finiti. La catena logistica unisce i suoi player con il vincolo contrattuale (cliente-fornitore, partecipazione societaria eccetera). In base alla forza contrattuale di un’azienda, la catena logistica può:

  • opzionare in anticipo rispetto alla concorrenza;
  • tagliare i costi totali;
  • creare un efficiente sistema logistico industriale.

La logistica industriale consente a Apple di gestire alla perfezione le attività di produzione, assemblaggio e trasporto tra i vari siti in modo tale da consegnare il numero di iPhone, iPad, Apple Watch, Tv e Macbook ordinati dai clienti negli store dell’azienda.

Per ogni nuovo lancio, Apple revisiona la supply chain perché funzioni alla perfezione:

  • il processo inizia con l’analisi di nuove tecnologie (chip, schermi Oled, componentistica eccetera);
  • sviluppo, analisi di mercato e valutazione di nuove finestre di opportunità;
  • valutazione di problemi logistici legati al debutto del nuovo dispositivo;
  • dopo il lancio di un nuovo prodotto, Apple verifica che le informazioni raccolte siano esatte e attendibili, soprattutto nella previsione della domanda;
  • inoltre nel corso dell’intero ciclo di vita di un prodotto Apple monitora l’intera catena di produzione, delle vendite alla previsione di vendite, per essere sempre aggiornata e stare al passo con la domanda reale.

I fornitori esclusivi e anche i componenti “fatti in casa” (processore M1 Pro e Max) sono il fiore all’occhiello della catena di distribuzione di Apple. Sono scelte che permettono al colosso di Cupertino di:

  • comprare in anticipo i prodotti intermedi;
  • abbassare il time to market;
  • creare una barriera all’ingresso del mercato che scoraggia nuovi competitor;
  • ampliare il vantaggio dell’azienda.

Altro motivo di vanto di Apple è la gestione finanziaria della logistica:

  • un solo magazzino nella sede centrale in California;
  • pagamento puntuale dei fornitori a 90 giorni;
  • tasso di rotazione molto elevato (ogni stock non rimane in magazzino oltre alle due settimane), per ridurre al minimo i costi di mantenimento delle scorte e il tempo di consegna (lead time).

Vantaggi della logistica industriale

Un magazzino che si aggiorna rapidamente trasferisce i costi sui fornitori e accelera la consegna dei prodotti ai rivenditori.

Inoltre, le transazioni concluse rendono molto attendibili anche le previsioni di mercato in tempo reale, in modo da ridurre la giacenza delle scorte e dunque i costi di magazzino, grazie alla capacità di prevedere l’evoluzione della domanda commerciale e delle vendite.

I vantaggi della logistica industriale consistono nel:

  • rendere competitiva un’industria (in termini di costi / prezzi rispetto alla concorrenza, innovazione dei prodotti e servizio al cliente);
  • creare valore nel servizio al clienti (in termini di: tempo, luogo, disponibilità del prodotto e di informazioni).

Il fattore competitività è declinato secondo i seguenti parametri:

  • costi / prezzi rispetto alla concorrenza;
  • innovazione dei prodotti;
  • servizio al cliente: qualità dei prodotti (sia affidabili che in grado di soddisfare la domanda);
  • disponibilità dei prodotti (il fabbisogno è evaso velocemente);
  • versatilità (la produzione e il prodotto si adattano al cambiare delle esigenze di mercato).

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Mirella Castigli

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