Il metaverso è diventato una di quelle buzzwords del settore tecnologia, sempre presente negli articoli e convegni di settore. Ma che cos’è il metaverso? Quali sono gli elementi distintivi che lo connotano? Alcune risposte estremamente chiare sono arrivate da Valeria Portale, responsabile dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse del Politecnico di Milano, intervenuta in occasione dell’incontro di settembre della Community di IBM Leaders & Tech.
“Per poter comprendere il metaverso è fondamentale fare riferimento a tre elementi sostanziali: innanzitutto a tutte le tecnologie di extended reality, che includono la realtà virtuale, la realtà aumentata e anche quella mista. Il secondo pilastro è quello dei mondi virtuali, ovvero di mondi completamente digitali in cui gli utenti possono entrare. Il terzo concetto è quello di interoperabilità, che questi mondi devono per forza possedere. Il metaverso è quindi una sorta di universo in cui ci sono svariati mondi tra loro interconnessi, in cui gli utenti possono navigare e avere un’esperienza molto simile alla realtà attraverso una realtà immersiva, abilitata proprio dalle tecnologie di exteded reality”.
All’interno di questo nuovo paradigma si stanno sviluppando rapidamente nuove tecnologie, abilitate anche da nuovi hardware e sistemi che permettono di entrare in una realtà immersiva. Come i visori, che permettono di entrare a 360 gradi in un mondo virtuale che simula la realtà. “Questi mondi virtuali possono avere caratteristiche molto diverse, ne esistono di tantissimi, alcuni sono nati nel mondo del gaming ma poi si sono sviluppati anche per le realtà aziendali.
Infatti ci sono sempre più aziende che lanciano i loro servizi nel metaverso: banche che aprono la propria filiale, oppure sfilate di moda, grandi eventi mediatici, ecc. È importante capire che gli utenti potranno fare tante cose diverse nel metaverso: dal giocare alla socializzazione, ma anche magari acquistare un prodotto o fare del vero e proprio business”. Ma l’aspetto fondamentale e forse un po’ trascurato è rappresentato dall’interoperabilità: “Questi mondi devono essere per forza tra loro interconnessi, perché gli utenti devono poter fare nel metaverso diverse esperienze e, dunque, questi diversi mondi devono essere per forza interoperabili. Ossia un utente deve avere la possibilità di portare la propria identità nei diversi mondi. Io credo dunque che il futuro sarà certamente connotato dal metaverso, bisognerà però capire come si svilupperà e quali saranno le opportunità che saranno generate per il mondo aziendale”.
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