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Safety e security “by design” con le soluzioni e servizi di SICK



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Come garantire safety e security “by design” negli ambienti produttivi, combinando avanzate tecnologie e servizi, dalla protezione dei lavoratori alla difesa dagli attacchi informatici

Pubblicato il 12 apr 2024



Safety e security “by design”
Immagine di CoreDESIGN da Shutterstock

La trasformazione digitale dei processi produttivi e logistici, stimolata dall’avvento delle tecnologie 4.0, ha permesso di capitalizzare i dati provenienti dagli asset e dai veicoli utilizzati, promuovendo un incremento dell’efficienza, della flessibilità e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La crescente integrazione tra le tecnologie IT e OT e l’adozione di tecnologie di automazione non è tuttavia priva di sfide, soprattutto in termini di rischi per la sicurezza degli operatori e degli asset connessi impiegati nei processi.

In questo contesto, il ruolo dei fornitori di tecnologie diventa cruciale. Attraverso un approccio olistico che integra la sicurezza fin dalla fase di progettazione, i technology provider supportano le aziende a costruire fabbriche e processi più sicuri sia dal punto di vista della safety dei lavoratori che della sicurezza informatica degli asset e dei sistemi connessi. Proprio questi temi sono stati al centro dell’intervento di SICK all’Industry 4.0 360 Summit, evento digitale focalizzato sui trend e le tecnologie di maggiore impatto per l’industria, organizzato da Innovation Post, Industry4Business e ESG360, testate del Network Digital360.

La sfida della safety degli operatori nell’era dell’Industria 5.0

La modernizzazione delle fabbriche, caratterizzata da una maggiore connettività e dinamicità, ha trasformato gli ambienti di lavoro rendendoli aperti e flessibili.

Lontano dall’intento di sostituire il fattore umano, l’impiego di soluzioni digitali e di automazione – dai sensori che introducono intelligenza a livello di impianto, fino ai robot mobili (AMR) e a guida autonoma (AGV) – mira a liberare il personale da mansioni monotone e/o insicure, favorendo l’assegnazione a compiti di maggior valore.

Tuttavia, questa collaborazione solleva non poche sfide, soprattutto in termini di sicurezza dei lavoratori: se la flessibilità di cui c’è bisogno deve essere implementata a livello di fabbrica, infatti, non è più possibile adottare un approccio alla sicurezza “a posteriori” o basato su una semplice segregazione fisica degli operatori dalle zone di rischio.

Sfide a cui SICK risponde con un’offerta che combina tecnologie e strumenti che integrano la sicurezza – sia essa intesa come safety che security – “by design”.

“Ai sistemi tradizionali meccanici e ottici (barriere e laser scanner), oggi si affiancano telecamere 3D di sicurezza che permettono di creare un’area sicura nello spazio, per salvaguardare l’operatore anche nelle situazioni produttive più dinamiche, ad esempio in collaborazione con robot e AGV”, ha spiegato Marco Catizone, Head of Market Product Management, Sales & Service Italy di SICK.

Tuttavia, l’azienda sa bene che dotarsi di dispositivi di sicurezza non basta, soprattutto perché le esigenze dei clienti che adottano soluzioni di automazione basate su AMR e AGV sono molto eterogenee, sia in termini di applicazione che di contesto operativo.

Per questo, all’offerta hardware SICK affianca un ricco catalogo di servizi di consulenza e progettazione, come l’analisi dei rischi, safety design.

Affianchiamo i datori di lavoro e i costruttori di macchine dalla nascita del progetto fino alla realizzazione finale della macchina o la messa in funzione dell’impianto, accompagnando i clienti nella progettazione sicura”, ha spiegato Catizone.

Un servizio a 360° che si avvale di professionisti specializzati e con un vasto know-how dei requisiti normativi e degli standard specifici di ciascun Paese e industria. Un tema estremamente rilevante per i costruttori di macchine italiani, visti i numeri dell’export di macchinari industriali Made in Italy.

La sicurezza nelle fabbriche oltre la safety: l’aumento degli attacchi informatici nel settore manifatturiero

La sicurezza non si declina, tuttavia, solo lungo la direttiva della tutela degli operatori presenti nelle fabbriche. Nell’era in cui i dati sono considerati “il nuovo petrolio”, infatti, anche le aziende manifatturiere sono sempre di più sotto il mirino dei criminali informatici.

Se da un lato aumenta la consapevolezza dell’importanza della cyber security tra le aziende – spinta anche da vincoli normativi, come quelli imposti dalla direttiva NIS 2 e dal Nuovo Regolamento macchine -, ad aumentare sono stati anche gli attacchi e, in particolar modo, quelli rivolti alla manifattura.

Attraverso l’implementazione di framework e la formazione di team trasversali, SICK assicura che gli sviluppatori dispongano delle competenze necessarie per realizzare soluzioni “security by design”, in conformità con gli ultimi standard di sicurezza.

“La componente digitale nei sensori e nei sistemi di monitoraggio è sempre più rilevante; quindi, va progettata con la security come componente primario. Inoltre, i sensori sono sempre più complessi e connessi anche direttamente a livello IT. Diventa quindi fondamentale che ci sia una comunicazione progettata per essere sicura e resistente ad attacchi esterni”, ha spiegato Catizone.

Portare intelligenza e sicurezza anche nei macchinari legacy grazie ai consulenti SICK

Se ciò è relativamente semplice quando si parla di asset moderni, quella della sicurezza diventa una sfida di ancora maggiore portata nel contesto della manifattura italiana, dove l’età media del parco macchine è di oltre 14 anni. In un tale scenario, i progetti di digitalizzazione devono spesso fare i conti con la presenza di macchinari legacy e tecnologie eterogenee che non comunicano tra di loro e che non sempre è possibile sostituire.

Un livello ulteriore di complessità che SICK affronta realizzazione di soluzioni complete che permettono di modernizzare le macchine esistenti senza compromettere la loro struttura originale o introdurre rischi di sicurezza aggiuntivi.

L’azienda propone l’implementazione di sistemi di sensorizzazione avanzata che non interferiscono direttamente con l’automazione esistente delle macchine, ma piuttosto creano un’infrastruttura parallela dedicata all’elaborazione e all’analisi dei dati digitali.

Questo permette di stabilire un collegamento efficace tra l’OT e l’IT, garantendo al contempo che le macchine legacy possano beneficiare degli standard e delle prestazioni dei sistemi moderni senza necessità di modificare la loro parte di controllo, spesso difficile da aggiornare agli standard attuali.

Attraverso tecnologie avanzate e consulenze specialistiche, SICK non solo garantisce la sicurezza fisica e informatica degli ambienti produttivi ma apre anche la strada a un futuro industriale in cui efficienza, sicurezza e sostenibilità procedono di pari passo, riaffermando il ruolo cruciale della tecnologia nel plasmare il panorama produttivo dell’era moderna.

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